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Venerdì, 29 Marzo 2024
A 31 anni / Regno Unito

Ossessionata dalle patatine: da 10 anni non mangia altro

Debbie Taylor, 31 anni, vive da 10 anni tra patatine aromatizzate al barbecue e Monster Munch

“Non sono una patita del pranzo domenicale, preferisco le Monster Munch al sapore di manzo. Quando apro la busta, le assaggio per capire se sono abbastanza gustose, altrimenti le butto. A volte in fondo al sacchetto c'è un grumo di puro aroma di manzo che è delizioso. Sono una vera intenditrice”. Inizia così il racconto al Guardian di Debbie Taylor, mangiatrice seriale di patatine al ritmo di due confezioni formato famiglia al giorno.

“Ne ho mangiato due maxi confezioni al giorno negli ultimi due anni e poco altro negli ultimi dieci; chi vede il mio carrello della spesa pensa che stia organizzando una festa per bambini. L'idea di mangiare qualcos'altro mi  deprime; non ho intenzione di riempirmi di cibo salutista. Prendo un tè a colazione, salto il pranzo e poi sono pronta per il mio primo grande sacchetto di patatine intorno alle 16 e il secondo alle 20. Durante la giornata prendo qualche tazza di tè e qualche volta una cola. Non ho mai una gran fame perché il mio corpo si è ormai abituato così dopo tutti questi anni”.

“L'unica eccezione - prosegue - è quando vado al ristorante con la famiglia; prendo un pezzo di pollo arrosto e un boccone di pane, giusto per evitare seccature”. Racconta di essere sempre stata schizzinosa nei confronti del cibo. Persino quando la madre le cucinava le migliori leccornie si rifiutava regolarmente di mangiare. E quando la madre aveva provato con il classico ultimatum tipo il nostro “o mangi la minestra o salti dalla finestra" lei aveva scelto il digiuno.

“Mi sentivo meglio a mangiare schifezze col risultato che a 11 anni messo su un bel po’ di chili e sono sono arrivate le prese in giro. Fat Debs (Debby la cicciona) così mi chiamavano a scuola. È stato un periodo buio; ho perso la fiducia in me stessa e sono passata dalla bulimia all'anoressia. A 15 anni pesavo 42 chili e mi hanno spedita in ospedale, anche se pensavo che fosse una esagerazione da medici troppo apprensivi”.

Al college Debbie passa un buon periodo; riesce ad impegnarsi al meglio negli studi e trova anche un lavoro come istruttrice in piscina. Aveva notato che durante le pause le sue colleghe mangiavano sempre noccioline, e dal momento che erano tutte ottime nuotatrici ne dedusse che quella era la dieta giusta. E così iniziò a mangiare solo arachidi tostate e pane salato.

“A 20 anni - prosegue Debbie - sono rimasta incinta di mio figlio Luke, che ora ha 11 anni, e avevo una voglia matta di crocchette di pollo e gelato. Non appena ho partorito, sono finalmente tornata ad essere una mangiatrice selettiva, come mi definiscono i medici. Mentre davo da mangiare a Luke potevo finalmente rimpinzarmi di crocchette di pollo. Ho sempre fatto attenzione che Luke mangiasse in modo appropriato e non credo che la mia dieta lo abbia influenzato. Dopotutto è il classico maschio: gli metti davanti il piatto pieno ed è felice”.

Racconta che quando Luke aveva cinque anni gli ha comprato un pacchetto di patatine aromatizzate al barbecue; le assaggia lei, e ne rimane letteralmente rapita. Non mangia nient'altro per i successivi otto anni, fino al giorno in cui decide di provare le Monster Munch. Le conosceva già da quando era bambina ma ora non riesce più a farne a meno: oggi sono diventate la sua dieta definitiva.

Ammette Debbie: “Razionalmente, so che la mia dieta non è sana, ma non intendo cambiarla. A 31 anni ormai mi sembra sia troppo tardi; il danno è fatto. Avrò sempre problemi con il cibo. Ho provato anche con l’ipnositerapia ma senza risultati; ho tentato qualche anno fa quando temevo di ingrassare e come risultato stavo finendo per non mangiare del tutto, cosa non proprio adatta alla mia storia!”

Conclude: “Comunque in sostanza io sto bene. Non mi ammalo più degli altri, anche se le mie unghie sono deboli e le gengive sanguinano quando mi lavo i denti. Il dottore ha detto che sono anemica ma non mi ha obbligato a cambiare dieta. Non sono neanche sottopeso: i miei abiti sono di taglia 44 anche perché i sacchetti di patatine formato famiglia sono piuttosto ricchi di calorie”.

Quindi al momento va tutto bene. Debbie ha deciso che continuerà così e che semmai sarà il caso di cambiare ci penserà. Proprio non ha problemi: “Mi chiedo solo perché mai la gente trovi così strano ciò che mangio”.

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