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Giovedì, 25 Aprile 2024
Storie Stati Uniti d'America

Porta i topi in camera e fa finta di averli trovati in albergo per non pagare

Una volta nella stanza, lasciava liberi i roditori, per poi chiamare il personale e dare in escandescenze

Vacanze, vacanze, vacanze, che bello poter mollare tutto e partire! Una volta scelta la destinazione prenotare un buon albergo non è un problema. Basta fare un salto su internet e il gioco è fatto. Il punto è scegliere il giusto compromesso tra qualità e prezzo: camera standard o deluxe? Vista mare o vista strada? Con colazione o senza? Ogni optional ha un costo ed alla fine per far quadrare i conti bisogna usare la calcolatrice. E se fosse trovare una bella offerta last minute per spendere di meno?

Un metodo decisamente originale (e ovviamente illegale) per spendere poco con le camere d’albergo se l’era inventato un 37enne statunitense, tale Ryan Sentelle, che aveva pensato bene di puntare sul buon nome degli alberghi frequentati e sulla qualità del servizio reso. In fin dei conti in un mondo in cui tutti in tempo reale possono dare il loro feedback sui vari siti specializzati per un albergo è bene evitare situazioni spiacevoli con i clienti. Specie se di mezzo si sono l’igiene e la pulizia.

Solo che l’idea di Ryan era decisamente truffaldina e così l’uomo adesso è nei guai con la giustizia dopo aver ammesso di aver liberato dei topi in almeno tre diversi hotel per poi lamentarsi della presenza degli animali, e ottenere in cambio di non pagare la stanza.

Secondo quanto reso noto dalla polizia dello Utah il trentasettenne dopo aver fatto il check-in negli hotel – probabilmente molti più di quelli che hanno denunciato la truffa - nascondendo nei bagagli animali come topi e criceti predisponeva la sceneggiata secondo il copione collaudato. Una volta preso possesso della stanza, lasciava liberi i roditori, per poi chiamare il personale e dare in escandescenze lamentandosi dell’igiene della stanza. Mostrava gli escrementi lasciati dagli animali e con una certa astuzia riusciva a far vedere i roditori scorrazzanti per la stanza. Il finale era sempre lo stesso: chiedeva di non pagare per non essere costretto a coinvolgere l’albergo in spiacevoli pubblicità.

Non aveva però previsto il passaparola che era iniziato a circolare tra gli albergatori della zona e quando Ryan si è esibito con l’ennesima messinscena è partita la chiamata alla polizia. O lui era una calamita per i topi dello Utah o più semplicemente, come alla fine ha dovuto ammettere, stava barando.

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