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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Nel Regno Unito il vino si vende... in scatola: boom di acquisti

Specialmente dopo il lockdown, con l'aumento di camping e picnic, la soluzione è piaciuta molto agli inglesi

Dai cosiddetti "bagnum" (contrazione di “bag” e “magnum”) ai “cardbordeaux” (il “bordeaux nel cartone”), i vini bag-in-box hanno registrato un'impennata delle vendite nel Regno Unito durante il lockdown: per i consumatori britannici il vino "in busta" o "in scatola" è diventato sinonimo di un miglior rapporto qualità-prezzo e di meno code al supermercato.

La catena Co-op, come riporta The Guardian, ha registrato un aumento delle vendite del 300%, senza precedenti su tutta la gamma, dal momento che i britannici, se da un lato per prudenza hanno cercato di limitare la frequenza delle spese settimanali nei supermarket, dall’altro hanno evidentemente bevuto di più a casa durante la chiusura di pub e ristoranti, con la tendenza destinata a continuare in autunno. Le confezioni più grandi, in genere da tre litri (l’equivalente di quattro bottiglie da 75 cl), sono state le più gettonate.

Il boom di camping e picnic, conseguente all’allentamento del lockdown, ha contribuito a mantenere un sostenuto trend di vendite, aiutato anche dal fatto che i consumatori hanno riconosciuto la portabilità, la praticità e le credenziali ecologiche dei prodotti di questo nuovo formato. La confezione lascia entrare poco ossigeno anche una volta aperta, quindi le caratteristiche del vino rimangono intatte ben più a lungo - fino a sei settimane - rispetto a una bottiglia.

Ma attenzione: non si tratta di un semplice cartone per uso alimentare al posto del vetro. I “bag in box” sono composti da una sacca di materiale plastico con apposito rubinetto, spesso a sua volta contenuta in una scatola di cartone. È un tipo di confezione che serve a prevenire l’ossidazione del vino: man mano che si spilla, la sacca si “sgonfia” fino a ripiegarsi completamente su se stessa, consentendo di conservare intatte le caratteristiche del vino per molte settimane dalla apertura.

Co-op ha rafforzato la sua gamma di 12 bag-in-box (che include il rosso e il bianco “Fairtrade”) con altri sei vini per soddisfare la domanda e attualmente sta testando un rosé secco premium. Sarah Benson, responsabile degli acquisti di vino presso Co-op, ha detto che i clienti preferiscono una confezione singola di maggior contenuto che, inoltre, consente una condivisione tra più persone con maggior sicurezza rispetto ad una singola bottiglia.

Marks & Spencer ha convertito l'originale formato da tre litri in stile australiano, più adatto ai maxi frigoriferi-armadio dei paesi caldi, a sottili "sacchetti" da 1,5 litri che si adattano perfettamente ai frigoriferi del Regno Unito, ottenendo il raddoppio delle vendite. L'enologo Belinda Kleinig ha dichiarato: "Le buste sono decisamente diventate un prodotto di punta: con il miglioramento della tecnologia di confezionamento, anche la qualità del vino è migliorata, e i clienti sono ora felici di portare le loro buste a picnic e feste".

Sainsbury's ha riportato un aumento del 41% delle vendite del suo vino bag-in-box dal lockdown nel Regno Unito rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, e ora sta ampliando l’offerta con una notevole gamma di prodotti premium.

"Il lockdown ha dato al vino bag-in-box una grande opportunità di mettersi in luce", ha affermato Hugh Browne, responsabile acquisti del settore vini di Sainsbury. "I clienti potevano ottenere la stessa ottima qualità in un contenitore più grande che manteneva il vino intatto per sei settimane dall'apertura, con meno giri nei negozi".

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