Berlino punta il dito contro l'Ema e chiede una approvazione entro Natale. Ecco perché l'ente europeo sta procedendo con più lentezza rispetto alle agenzie di Regno Unito, Canada e Usa
“Rapidità d'azione ed elevate percentuali di remissione”. Accademici e medici approvano la nuova terapia per il disturbo che colpisce circa 40 milioni di persone in Europa e rappresenta la principale causa di invalidità al mondo