Il Regno Unito: "A noi più vaccini che all'Ue? Perché abbiamo contratti migliori"
Il Segretario di Stato alla Salute Hancock ha sostenuto che l'accordo di Londra con AstraZeneca in termini di diritto ha la meglio su quello sottoscritto da Bruxelles
Il Segretario di Stato alla Salute Hancock ha sostenuto che l'accordo di Londra con AstraZeneca in termini di diritto ha la meglio su quello sottoscritto da Bruxelles
AstraZeneca: “Vaccini prodotti all’estero e solo infialati in Italia”. Lo stesso percorso che seguirà il mono-dose Johnson & Johnson per aggirare il divieto all'export imposto dagli Usa
Lo rivela la Stampa: si tratterebbe di dosi già pronte per la somministrazione, che sarebbero state segnalate alle autorità italiane dalla Commissione europea. La compagnia anglo-svedese: "Attendono il controllo di qualità. Metà destinate all'Ue e metà ai Paesi poveri"
Duro attacco della Commissione europea al gigante farmaceutico, accusato di non rispettare i contratti. Secondo Bruxelles, la casa anglosvedese avrebbe fatto una sorta di doppio gioco a danno dei Paesi dell'Unione. Gallina: "Agiremo"
Dall'Italia, alla Francia, alla Germania e alla Spagna i paesi membri si stanno attrezzando per produrre in casa le preziosissime fiale e non dover dipendere da esportazioni da altre nazioni
L'azienda Halix, che ha un appalto per la produzione delle dosi di Oxford, aspetta da tempo il via libera dell'Ema, che forse potrebbe arrivare questa settimana, ma Londra è in pressing perché le venga consentito di comprarle visto che restano nei magazzini inutilizzate
Dopo la sospensione delle dosi della compagnia anglo-svedese l'Ema ha dato il via libera definitivo: "vaccini sicuri ed efficaci". Bruxelles intanto prepara i piani per permettere ai cittadini di tornare a viaggiare
Gli esperti del Paese si prendono ancora almeno una settimana per studiare i casi sospetti. Anche in Norvegia e Danimarca le iniezioni del vaccino non riprenderanno ancora nonostante il via libera dell'Ema
Saranno utilizzate per completare la campagna di vaccinazione della vicina Papua Nuova Guinea. Il premier Morrison: "Basta protezionismo, ci aspettiamo cooperazione da Bruxelles"
L'ex Paese membro è il primo beneficiario di fiale prodotte nel Vecchio Continente, con 10 milioni di queste esportate nelle ultime sei settimane. Ma dagli stabilimenti inglesi di AstraZeneca che dovevano rifornire anche l'Unione non è ancora arrivato quanto Bruxelles si aspettava
Nel Regno Unito ogni dose è preziosa e se avanza la danno a chiunque la richieda. E lontano dal panico che si sparge in Europa la campagna di vaccinazione sta dando risultati ottimi
La fonte dell'esecutivo di Varsavia non nomina mai il vaccino russo Sputnik, ma se la prende con le case farmaceutiche non registrate in Ue o negli Usa e che "stanno combattendo per l'uso delle loro dosi"
Sui media pochissimo risalto ai casi sospetti e Londra cerca di rassicurare tutti e punta a cinque milioni di iniezioni a settimana. Le persone ospedalizzate sono scese dalle 35mila di gennaio a ottomila, l'ultimo bollettino parla di soli 55 decessi per coronavirus
Il cancelliere Sebastian Kurz, sostenuto da Lettonia, Bulgaria, Slovenia e Repubblica ceca, accusa la Commissione di non distribuire i vaccini in modo equo tra i diversi Paesi membri. Ma Bruxelles ricorda che fu proprio Vienna, insieme ad altri, a chiedere di accelerare sul farmaco anglo-svedese. E a chiedere e ottenerne più dosi rispetto al più costoso Pzifer-BioNTech
A ricevere il vaccino sono state oltre 11 milioni di persone sull'isola. Tra questi i decessi sono stati lo 0,025% del totale, una mortalità che è uguale a quella della popolazione non vaccinata. Gli studi effettuati non hanno poi trovato alcun nesso tra questi eventi e le iniezioni se non quello temporale che è stato del tutto casuale
La presidente della Commissione von der Leyen: "Non riescono a spiegare come mai non hanno dosi a sufficienza per mantenere i patti ma all'improvviso ne trovano 250mila da mandare in Australia"
Il contratto con AstraZeneca era stato concluso da quattro Governi nazionali, tra cui quello italiano, prima di essere “ereditato” dalla Commissione. E prova che firmare in fretta non porta più dosi
Il ministro della Salute Olivier Veran ha detto pubblicamente che la Francia è pronta ad agire per fermare la vendita di vaccini prodotti nell'Unione a Paesi extra-Ue. Intanto l'Australia rassicura: "Abbiamo scorte a sufficienza per far fronte allo stop dell'Italia"
Anche la Svezia e Belgio hanno deciso di eliminare tutte le restrizioni, cosa che la Francia aveva già fatto. Berlino ha anche scelto di seguire l'esempio britannico e posticipare la seconda dose dopo tre mesi
La Francia ha fatto dietrofront e dato il via libera e anche Germania e Belgio sono pronte a prendere la stessa decisione con i dati dalle somministrazioni nel mondo reale che sono molto rassicuranti
Lo scetticismo verso queste iniezioni, spinto anche dalle decisioni di alcuni governi di non approvarle per tutte le fasce d'età, sta mettendo in pericolo la campagna di immunizzazione e così nel Regno Unito si procede a un ritmo cinque volte più veloce di quello europeo
Pascal Soriot, amministratore delegato del gruppo, risponde al Parlamento europeo: “La gran parte delle dosi fabbricate in Ue restano in Europa”. Poi nega le trattative parallele: “Mercati secondari? Non esistono”
Il Germania le dosi della casa farmaceutica anglo-svedese sono consigliate solo per le persone fino a 65 anni e la cancelliera ne ha 66. Ma in tanti pensano che il suo esempio sarebbe utile per far diminuire lo scetticismo molto diffuso nella nazione
Dubbi sull'efficacia delle dosi e paura degli effetti collaterali convince ogni giorno migliaia di tedeschi a rifiutare la somministrazione. Governo costretto a modificare il piano vaccinale per inocularlo a insegnati, esercito e agenti di polizia
La direzione Salute della Commissione europea ricorda che i primi a siglare l’accordo con la casa farmaceutica sono stati i quattro Paesi dell’alleanza per il vaccino. E Speranza lo presentò durante gli Stati Generali a Villa Pamphili