L'obbligo per i benzinai di indicare la media aritmetica dei prezzi praticati su base regionale potrebbe saltare. Nuovo appello per tagliare l'Iva sui carburanti al 4 per cento. Intanto il tetto dei due euro al litro in modalità "servito" è già realtà (di nuovo)
No, secondo l'Autorità garante della concorrenza e del mercato, perché "la doppia cartellonistica prevista potrebbe persino indurre in confusione alcuni consumatori". E Forza Italia chiede "modifiche migliorative" al decreto legge sulla trasparenza dei prezzi dei carburanti. I prezzi, intanto, continuano a salire
Da martedì 24 alle 19 e fino alle 19 del 26 gennaio anche gli impianti self saranno chiusi. Le regioni stanno comunicando gli impianti che per legge dovranno garantire il servizio. Ecco tutte le informazioni
E questo avviene nonostante abbia tasse più basse. C'entrano le forniture ridotte, meno gasolio a disposizione a livello globale, una scarsa capacità di lavorare il petrolio in Europa e un utilizzo più esteso di questo carburante
Sui listini dei prezzi consigliati dei maggiori marchi si registra, questa mattina, un movimento al rialzo. E lo sciopero del 25-26 gennaio per ora è confermato
L'autorità garante della concorrenza e del mercato ha svolto alcune ispezioni. La documentazione e i dati trasmessi dalla GdF farebbero emergere da parte delle compagnie petrolifere condotte riconducibili alla omessa diligenza sui controlli rispetto alla rete dei distributori. Intanto scende la calma sui prezzi
Secondo una stima della Cgia, gli acquisti obbligati sfiorano il 60% del budget mensile. Su una spesa di circa 2mila euro, 1.200 vengono assorbiti dalla manutenzione della casa, i trasporti e gli alimenti
Il governo Meloni ripesca lo strumento già introdotto da Prodi nel 2008. Introducendo però delle modifiche. Come funziona in concreto il meccanismo in vigore da oggi
Una sforbiciata come quella (temporanea) varata da Draghi costerebbe circa 9 miliardi ogni anno. Finora è mancata la volontà politica di impegnare così tante risorse in modo strutturale
Dopo l'incontro con il governo, i rappresentanti dei distributori hanno deciso di mettere in "stand-by" la protesta prevista per il 25 e il 26 gennaio. La trattativa è destinata a proseguire: martedì 17 inizierà un tavolo tecnico
Il governo corregge la rotta e ripesca un vecchio strumento, mai applicato, di quindici anni fa: in caso di aumenti del prezzo dei carburanti il maggiore gettito Iva andrà a ridurre le tasse sui carburanti. Fibrillazioni nella maggioranza in vista delle elezioni regionali. Lo sciopero dei benzinai del 25-26 gennaio in tutta Italia è confermato
Il governo è intervenuto però con nuove modifiche al decreto sulla trasparenza dei carburanti approvato lo scorso 10 gennaio. Nel frattempo, l'esecutivo tenta una mediazione con i gestori delle pompe di benzina per scongiurare lo sciopero dei prossimi giorni
Spiegando le misure introdotte dal governo per contrastare il caro-carburanti, la premier ha sottolineato come il taglio delle accise non fosse tra le proposte. Un'affermazione smentita dal testo del programma elettorale di Fratelli d'Italia
La premier ha spiegato le scelte del governo in un video messaggio postato sui social: "Abbiamo deciso di concentrare le risorse in manovra su chi ne aveva più bisogno. Abbiamo fatto una scelta che rivendico e che è di giustizia sociale"
Possibile in futuro un nuovo sconto sulle accise, ma non ci sono certezze sui tempi. Il ministro Pichetto Fratin: "I prezzi dovrebbero stabilizzarsi". Intanto c'è il nuovo decreto: ogni impianto dovrà esporre un cartello "speciale" con il prezzo medio nazionale (e quello praticato dal singolo benzinaio). Introdotto un tetto al costo per litro, ma solo in autostrada
Nel 2022 sono 2.809 le violazioni contestate nei distributori di carburante in merito alla disciplina dei listini. Ma a incidere sui rincari c'è soprattutto la decisione del governo Meloni di eliminare lo sconto di 18,3 centesimi al litro sulle accise, introdotto dall'esecutivo Draghi: lo dimostrano i dati. Ora il governo prova a correre ai ripari
Le accise "da ridurre" non sono più un tema centrale sul tavolo di Meloni e Salvini, nonostante gli annunci del passato. Il taglio come ai tempi del governo Draghi costa un miliardo al mese. I prezzi sono in risalita ovunque e causeranno anche aumenti dei prezzi degli alimenti perché il trasporto delle merci sarà più costoso. Tutti gli scenari