Dal 27 luglio è possibile iscriversi al registro pubblico delle opposizioni per richiedere di non ricevere più comunicazioni commerciali, sia sul numero fisso sia sul mobile. Se non rispettano le nuove procedure, gli operatori rischiano multe fino a 20 milioni di euro
Con il nuovo registro pubblico delle opposizioni, dal 27 luglio i cittadini possono chiedere di non essere contattati sul cellulare. Un particolare però rischia di rendere tutto inutile
Intesa raggiunta dopo l'ennesimo vertice. I 522 operatori verranno riassorbiti. Il ministro del Lavoro, Andrea Orlando: "Una buona notizia, risultato non scontato"
Debutta il nuovo registro delle opposizioni: i consumatori potranno revocare il consenso a ricevere le telefonate pubblicitarie anche sulle utenze mobili
Un decreto impone più limiti al telemarketing. I cittadini possono chiedere di non essere contattati sul cellulare. I tempi però non sono brevi. Tutte le informazioni utili per evitare telefonate indesiderate
Stop alle telefonate indesiderate. Le aziende potranno rivolgersi solo ai loro clienti, mentre per tutti gli altri sarà necessario il consenso del titolare dell'utenza
La maxi sanzione nei confronti di un dipendente KiKxxl, accusato di pubblicità telefonica illegale. L'azienda ha fatto ricorso contro la misura e a decidere sarà il tribunale di Bonn, in Germania
Dopo i telefoni fissi, dovrebbe arrivare un registro delle opposizioni per evitare il telemarketing selvaggio anche sui cellulari. Vediamo di cosa si tratta (e quali sono i tempi previsti)
L'Adico: "Siamo davvero indignati dal fatto che i call center continuino a tediare persone molto anziane e indifese". La testimonianza di A.P., pensionato mestrino classe 1934
La denuncia è del Sic (sindacato lavoratori della comunicazione) della Cgil, che grazie ai carabinieri, è riuscito a far chiudere il call-center a Taranto: "Gli operatori non avevano alcun contratto, ma un semplice accordo verbale"
"L'approvazione al Senato del disegno di legge che promette l’istituzione del prefisso unico per tutti i call center impegnati nel lavoro di telemarketing rischia di compromettere l’intero settore mettendo a rischio più di 20mila posti di lavoro". A sostenerlo in una nota è Assocontact, l'associazione che rappresenta le società che gestiscono servizi di Contact Center
Un sindacalista della Cgil e una trentina di operatori che operano in provincia di Lecce, la richiesta è corale: "Basta alle pressioni psicologiche di team leader dispotici e basta col concetto di produttività. Non siamo robot"