Calano tutti gli indicatori ma si intravedono alcuni segnali precoci di aumento della circolazione del virus. Una persona su quattro è coperta con almeno una dose di vaccino, oltre il 70% degli over 80 ha completato il ciclo
Con l'ultimo decreto del governo sono previste lezioni in presenza fino alle superiori dal 50% al 75% in zona rossa e dal 70% al 100% in zona arancione e gialla. Negli ultimi giorni sono parecchie le classi in quarantena a seguito dei contagi riscontrati. E la presenza delle varianti in sette Paesi europei, compresa l'Italia, sta facendo aumentare il rischio di ricovero ospedaliero anche tra i più giovani
Scuole chiuse in zona rossa e facoltà nelle altre regioni di chiudere gli istituti se si raggiungono 250 casi ogni 100mila abitanti: è la linea decisa nella cabina di regia a Palazzo Chigi in vista del nuovo Dpcm sul covid. Il passaggio dalla didattica a distanza a quella in aula fa crescere l'indice Rt del 25%, sostiene Giovanni Sebastiani, matematico del Cnr. La situazione attuale nelle regioni italiane tra istituti chiusi, Dad e restrizioni regionali e locali
Insistere sulle lezioni in classe è troppo rischioso con questo quadro epidemiologico e con l'impatto delle varianti, secondo l'epidemiologo Pierluigi Lopalco. Oltre tre milioni di studenti da lunedì seguiranno le lezioni da casa. L'ipotesi di una nuova stretta con misure differenziate su base provinciale e comunale, non regionale
Tornano in classe con le lezioni in presenza al 50% 600mila ragazzi in Lombardia e 360mila in Liguria, Marche e Umbria e Campania. Ecco invece chi tornerà tra i banchi lunedì 1 febbraio
I numeri del contagio non sono buoni e il ritorno sui banchi potrebbe slittare ulteriormente. Uno studio dell'Istituto superiore sanità, Inail e Fondazione Bruno Kessler evidenzia i rischi
Medie e superiori ripartono con la didattica a distanza, secondo quanto annunciato dal ministero dell'Interno. La ministra dei Trasporti De Micheli assicura che ci saranno più mezzi del trasporto locale e una riorganizzazione degli orari
Una nuova circolare del ministero della Salute prevede un "attestato di guarigione" per alunni, insegnanti e operatori scolastici che accusano "sospette infezioni da Sars-Cov-2". Ma resta il problema delle "assenze senza motivo"