Le indagini puntano sulle responsabilità degli operai. E uno di loro chiama in causa di nuovo il proprietario e il direttore della sicurezza, scarcerati dal Gip: "Ho udito più volte Tadini discutere animatamente al telefono con Perocchio e Nerini poiché questi ultimi due erano contrari alla chiusura dell'impianto"
Si trova in isolamento in una cella di massima sicurezza nel carcere di Verbania. 64 anni, due figli, breve carriera politica nella Lega: era stato anche eletto in consiglio comunale
L'accusa: lo facevano per risparmiare tempo e soldi. Ogni dipendente addetto alla cabinovia era al corrente e lo ha fatto quando non era presente il caposquadra Gabriele Tadini. La procura: presto altri indagati
il 28 maggio del 2021
La confessione del dipendente della funivia Stresa-Mottarone
Gabriele Tadini ha ammesso le sue responsabilità nell'interrogatorio e ha chiamato in causa gli altri due indagati. Che però negano di aver saputo del forchettone. Dal 26 aprile incassati 140mila euro
Il procuratore Olimpia Bossi dopo i tre fermi: "Hanno detto di averlo fatto per superare le difficoltà economiche". Si sono 'giustificati' rispetto alle consapevoli anomali del sistema frenante dell'impianto "per superare le difficoltà economiche ed evitare che si fermasse a lungo". Così si è preferito "disinnescare" sulla cabina precipitata il sistema frenante di sicurezza
L'ipotesi investigativa è che non si sia trattato di un errore umano: il forchettone è rimasto inserito per ovviare a un'anomalia ai freni che faceva rischiare il blocco alla funivia. Le accuse nei confronti dei tre indagati sono omicidio colposo plurimo, disastro colposo e rimozione degli strumenti atti a prevenire gli infortuni aggravato dal disastro e lesioni gravissime
L'incidente è stato causato dalla rottura della fune traente e dal mancato azionamento del freno d'emergenza. A cosa serve quel cavo, perché si rompe e cos'è il "forchettone" che blocca il sistema frenante