Eletto leader dello Scottish National Party e nominato premier della nazione, è un fervente indipendentista e anti monarchico. Fiero della sua nazionalità e delle sue origini, dopo ogni elezioni giura in urdu ma indossando il kilt
Humza Yousaf, nato a Glasgow da padre pakistano e madre keniota, è stato scelto dall'Snp come successore di Sturgeon per guidare la nazione e provare a portare a termine l'indipendenza dal Regno Unito
Decisione a sorpresa della leader del Snp motivata da ragioni personali. È stata la prima donna a ricoprire il ruolo e a anche la persona che lo ha ricoperto più a lungo nella storia della nazione
La decisione della Corte suprema dopo una riforma del codice penale spagnolo che ha abolito il reato, restano però nei suoi confronti le accuse minori di abuso di fondi pubblici e disobbedienza
Chiesto alla Corte suprema se sarebbe legale anche senza il permesso di Londra, il voto sarebbe comunque non vincolante. Nel 2014 avevano vinto i contrari, ma la Brexit era ancora lontana
La premier Sturgeon vuole una nuova consultazione popolare nella speranza di ribaltare l’esito del 2014, quando gli scozzesi preferirono restare nel Regno Unito
In seguito all’omicidio dell’indipendentista corso Yvan Colonna alcuni dei partiti separatisti stanno chiedendo ai propri elettori di non recarsi alle urne il prossimo fine settimana
L'ex presidente catalano e leader indipendentista (oggi europarlamentare) Carles Puigdemont è stato arrestato appena sbarcato all'aeroporto di Alghero ed è stato trasferito in carcere a Sassari, poi rimesso in libertà. Su Puigdemont gravava un mandato di cattura internazionale. Come si è arrivati fin qui e cosa succede adesso
Il fondatore della Bayada Home Health Care ha deciso di staccare un cospicuo assegno per fare un regalo ai suoi lavoratori in occasione del giorno del Ringraziamento, festa molto sentita negli Stati Uniti
Gli agenti sono intervenuti per impedire che i manifestanti attaccassero i poliziotti che marciavano in omaggio agli agenti della Polizia nazionale e della Guardia civile per il loro intervento nei seggi elettorali del referendum per l’indipendenza catalana di un anno fa.
È morto a Brescia Roberto Abeni, secessionista "storico", componente del commando che tentò di occupare Piazza San Marco a Venezia a bordo dell'ormai celebre Tanko
Una regione polarizzata arriva al voto con il rischio di nessuna maggioranza e di nuove elezioni. Per capirne di più, EuropaToday ha intervistato Emmanuel Dalle Mulle, ricercatore dell’istituto di studi internazionali di Ginevra specializzato in nazionalismi e separatismi in Europa
Carles Puigdemont, leader della regione autonoma spagnola della Catalogna, ha annunciato che il quesito sarà: “Volete che la Catalogna diventi uno stato indipendente sotto forma di Repubblica?”
Il parlamento di Barcellona ha approvato la proposta con 72 voti positivi e 63 contrari. Ma per Mariano Rajoy il documento "non ha alcun valore e non può avere alcuna conseguenza"
Junts pel sì e Cup ottengono la maggioranza relativa dei seggi ma mancano di poco quella assoluta nelle preferenze degli elettori. Altissima l'affluenza. Ma la scacchiera della politica spagnola è ancora incompleta: l'attesa è per le politiche di dicembre
Domenica la Catalogna ha sfidato Madrid e ha votato per il referendum. Alle urne è stato un plebiscito, con l'80% di sì. E ora Mas spinge: "Diritto a un referendum definitivo"
Barcellona contro Madrid. Il presidente catalano Artur Mas ha convocato per il 9 novembre il referendum consultivo sull'indipendenza della Catalogna dalla Spagna dopo le grandi manifestazioni di piazza dei mesi scorsi
Il presidente catalano, Artur Mas, ha firmato il decreto di convocazione, nonostante il parere negativo di Madrid. Lunedì il governo centrale farà ricorso e bloccherà il decreto
La Scozia resta un "affare" di sua Maestà Regina Elisabetta. Confermati i sondaggi della vigilia: vince il no all'indipendenza con il 55% dei voti. Ma la strada verso la devolution è aperta
Seggi aperti dalle otto di giovedì mattina fino alle ventitré italiane. Affluenza prevista intorno all'80%, con i sedicenni chiamati al voto. Ancora in leggero vantaggio il "no"