"Sono Gino Pollicardo e sono qui con il mio collega Filippo Calcagno, siamo in un posto sicuro, in un posto di polizia qui in Libia, stiamo bene e speriamo di tornare urgentemente in Italia perché abbiamo bisogno di ritrovare le nostre famiglie". E' il contenuto del videomessaggio dei due tecnici italiani dell'impresa Bonatti liberati in Libia, postato su diversi media arabi. Alla fine del video, con un filo di voce, Filippo Calcagno aggiunge: "Ci stanno trattando bene"
"Per stabilizzare la situazione a Tripoli e in Libia, l'Italia potrà fornire fino a 5mila militari". Lo ha detto l'ambasciatore degli Stati Uniti a Roma, John R. Phillips, in un'intervista al Corriere della Sera. Washington garantirà un sostegno a livello di intelligence
La Casa Bianca tuona: "Agiremo ogni volta che verrà individuata una minaccia diretta", mentre Renzi annuncia che Roma "farà la sua parte con gli alleati". Si pensa a un contingente occidentale per difendere dall'Isis le infrastrutture vitali nel Paese
Il racconto degli abitanti in fuga dai miliziani: "La gente ha paura ad uscire di casa, avvicinarci alle loro caserme significa la morte". E chi non ha i mezzi per andarsene ora teme i raid dell'occidente
"Io penso che in Libia si debba intervenire militarmente. Oggi secondo me bisogna intervenire al fianco del governo legittimo di Tobruk, aiutare il governo legittimo a riprendere il controllo delle coste e dei porti e quindi impedire alle barche di partire, aprendo in Africa dei centri per l'accoglienza di questi migranti nei quali valutare chi ha diritto all'asilo politico e quelli ne hanno diritto distribuirli tra i 28 Paesi dell'Unione Europea"
Il ministro della Difesa Roberta Pinotti: "Vanno evitate azioni non coordinate, ma la Libia è un nuovo fronte per lo Stato Islamico. Ci muoveremo insieme ai nostri alleati"
L'amministrazione Obama sta pensando all'uso della forza per fermare i jihadisti. Il capo degli Stati Maggiori Dunford : "Servono azioni risolute, è questione di settimane"
Vertice ad Algeri tra i rappresentanti dei Paesi vicini alla Libia. "Grande preoccupazione per l'espansione del terrorismo", ma la Tunisia avverte: "Siamo contrari a qualsiasi intervento militare in Libia e a qualsiasi divisione territoriale del Paese"
Il governo libico di Tobruk "condanna con fermezza" la violazione delle proprie acque territoriali "dopo l'ingresso ieri di tre navi da guerra italiane nei pressi delle coste di Bengasi". Fonti della Difesa smentiscono, ma a Tripoli sale la tensione
Il mare della Libia continua a restituire corpi di migranti annegati nel tentativo di raggiungere l Europa. Almeno novantacinque, nelle ultime ore, ma secondo l'Organizzazione internazionale per le migrazioni, i morti in mare quest anno sono tremila. Accanto a questa continua conta dei morti c'è quella dei sopravvissuti
I nostri connazionali sarebbero in mano a un gruppo criminale e non ad estremisti islamici. La richiesta di denaro per il rilascio sarebbe quindi un segnale positivo. Anche a Tripoli non pensano alla ritorsione dei trafficanti di uomini
Per il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni "è prematuro e imprudente" ogni retroscena sul movente del sequestro dei quattro dipendenti della Bonatti di Parma. Il rappresentante delle Nazioni Unite ha chiesto il rilascio "immediato e senza condizioni"
A poche ore dal sequestro di quattro cittadini italiani in Libia, il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha detto che il governo "sta lavorando conl'intelligence"."Il rapimento è avvenuto ieri sera e nella notte abbiamo avvisato le famiglie, sono dei dipendenti di questa Mellitah Oil and Gas e della ditta italiana Bonatti ".Massimo riserbo sulle indagini anche se Gentiloni ha assicurato che si farà tutto per recuperarli"E' sempre difficile fare previsioni dopo poche ore, capire la natura e i responsabili"
Sono tutti dipendenti della ditta Bonatti di Parma. A riferirlo è la Farnesina con una nota ufficiale. Il rapimento è avvenuto a Mellitah, nei pressi dell'insediamento dell'Eni nel nord del Paese
L'Espresso, con un articolo di Gianluca Di Feo, racconta di quel "dono del governo Monti che fa strage in Libia". Alcune milizie fondamentaliste che stanno dalla parte dell'autorità di Tripoli hanno trasformato le autoblindo regalate dall'Italia due anni fa in lanciamissili micidiali
Maxioperazione di soccorso che ha salvato la vita a 4mila profughi. Gli sbarchi non si fermano: secondo il Guardian, mezzo milione di persone attendono di salpare alla volta dell'Europa
Conquistata Harawa, località con un'importanza strategica, a soli 70 km da Sirte: qui c'è l'unica strada che porta ai terminal petroliferi. La notizia è stata diffusa sul web: la bandiera nera sventola su uno dei caseggiati della cittadina
Il peschereccio "Airone" di Mazara del Vallo, con sette uomini di equipaggio (di cui tre siciliani e quattro tunisini), sarebbe stato attaccato a circa trenta miglia dalla costa libica da una motovedetta di militari di Tripoli. Poi l'intervento della Marina italiana
In un discorso televisivo, il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi ha dichiarato che i raid aerei dell'aviazione del Cairo nei giorni scorsi contro le posizione dei miliziani islamisti dell'Isis in Libia sono state condotti con estrema cura per evitare di colpire la popolazione civile
Durante l'informativa urgente del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni sui recenti sviluppi della situazione in Libia l'aula della Camera era semivuota: appena un centinaio i deputati presenti quando il titolare della Farnesina ha iniziato il suo intervento
In Libia, Paese dove le istituzioni "sono praticamente fallite" e l'avanzata dei terroristi dello Stato Islamico pone "potenziali gravi ripercussioni" non solo per l'Italia, "la situazione si aggrava e il tempo a disposizione non è infinito". Lo ha detto alla Camera il ministro degli Esteri italiano, Paolo Gentiloni, durante l'informativa urgente del governo sui recenti sviluppi della situazione in Libia
La crisi nel Paese non è mai passata: da quando il regime di Gheddafi è caduto non si è mai smesso di combattere. Adesso si ragiona sull'intervento italiano, anche se fino a qualche anno fa le armi che arrivavano qui erano made in Italy
L'ex ministro di Esteri e Difesa Antonio Martino, intervistato dal Corriere della Sera: "Una lezione della storia è che i fanatici quando parlano esprimono ciò che davvero hanno intenzione di fare. Hitler come Al Baghdadi. Se l'Isis minaccia Roma fa sul serio"