I legali di Bossetti puntano ad ottenere la "super perizia", chiesta invano nei due precedenti gradi di giudizio, che ritengono decisiva per dissipare ogni dubbio sulle tracce di Dna sugli slip e leggins della 13enne sparita il 26 novembre del 2010
Accorata lettera di Massimo Bossetti ai giudici in vista del processo di Cassazione fissato per il prossimo 12 ottobre. L'uomo condannato all'ergastolo per l'omicidio di Yara Gambirasio si professa innocente, per l'ennesima volta. E chiede una nuova perizia sul Dna
I difensori del muratore di Mapello hanno depositato un articolato ricorso di quasi 600 pagine per contestare gli elementi in base ai quali i giudici bergamaschi e bresciani avevano inflitto il carcere a vita a Bossetti
Sabato pomeriggio, scrive il Giorno, ha seguito la messa vespertina celebrata da don Fausto Resmini, cappellano dell’istituto. Poi come d'abitudine, ha passato ore e ore a gestire la corrispondenza
Per i giudici della Corte d'Appello di Brescia un'eventuale perizia non cambierebbe le carte in tavole e comunque non "vi sono più campioni di materiale" per eseguirla. I dettagli
Il muratore di Mapello, in carcere per l'omicidio di Yara Gambirasio, continua a proclamarsi innocente. Per il legale è "battagliero, ma molto provato"
Massimo Bossetti scrive una lettera dal carcere, è il Corriere di Bergamo a riportare le sue parole: "Sono profondamente deluso, sconfortato, distrutto dal dolore, stanco nel farmi capire e non essere per niente capito, né ascoltato per come realmente sono"
L'Eco di Bergamo racconta come ha trascorso la prima notte dopo la sentenza Massimo Bossetti. Credeva che la Corte avrebbe permesso di eseguire un nuovo test del Dna
La Corte d'assise d'Appello di Brescia dopo 15 ore di camera di consiglio ha confermato la condanna all'ergastolo per Massimo Bossetti unico imputato per l'omicidio di Yara Gambirasio, la 13enne di Brembate di Sopra scomparsa il 26 novembre 2010 e trovata tre mesi dopo, senza vita, in un campo a Chignolo d'Isola, in provincia di Bergamo
Confermato il carcere a vita per Massimo Bossetti nella sentenza d'appello per l'omicidio di Yara Gambirasio. "Poteva essere mia figlia...". In mattinata il muratore di Mapello ha parlato alla corte tornando a dichiararsi innocente e chiedendo la ripetizione del test del Dna. Ecco il verdetto
Il muratore di Mapello, condannato in primo grado all’ergastolo, inizia le sue dichiarazioni spontanee con un pensiero per la vittima. Verdetto atteso in giornata
Laura Letizia Bossetti, la sorella di Massimo: "Quel Dna secondo me è stato o ricostruito oppure contaminato… per questo io ho sempre detto che la conferma del primo grado non ci sarà. Siamo sempre stati convinti dell’innocenza di Massimo, non è lui l’assassino di Yara"
Laura Letizia Bossetti, la sorella di Massimo: "Quel Dna secondo me è stato o ricostruito oppure contaminato… per questo io ho sempre detto che la conferma del primo grado non ci sarà. Siamo sempre stati convinti dell’innocenza di Massimo, non è lui l’assassino di Yara"
Scontro in aula col legale di parte civile, che accusa: "Si è andati oltre i limiti". Intanto l'avvocato Paolo Camporini, nella sua arringa difensiva al processo d'appello a Brescia per Massimo Bossetti, sostiene: nel suo pc "non c'è neanche una donna nuda"
Secondo il legale, intervenuto in Corte d'Assise d'Appello a Brescia, Yara è stata uccisa da "un perverso sessuale sadico", che ha "giocato" con il corpo della ragazzina e l'ha fatto lucidamente, per depistare gli inquirenti
Il presidente della Corte d'Assise d'Appello di Brescia, Enrico Fischetti, è intervenuto sulla richiesta dei difensori di Massimo Bossetti che avevano preannunciato la loro intenzione di proiettare alcuni video e slide in aula necessari, come ha sottolineato l'avvocato Paolo Camporini, per facilitare la comprensione delle linee guida della loro arringa difensiva