Con la rilevazione del primo caso certificato di BA.4 in Italia nascono le domande se sia il caso di preoccuparsi in vista delle riaperture: ecco quello che sappiamo fino ad ora della nuova mutazione del coronavirus
La mutazione è stata scoperta nel Regno Unito il 19 gennaio scorso e da allora sono stati segnalati circa 600 casi. Potrebbe essere il 10% più contagiosa di Omicron 2, ma "il dato richiede un'ulteriore conferma": per ora non è il caso di allarmarsi
Pregliasco: "Da fine mese non si devono aprire i rubinetti istantaneamente, sarebbe meglio che l'utilizzo del green pass ed altre restrizioni rimanessero ancora e venissero tolte progressivamente dal 31 marzo”
Lo afferma uno studio giapponese, che è in fase di pre-pubblicazione. Esperimenti condotti sugli animali mostravano infezioni polmonari maggiormente severe
Sono 165.033.539 i casi confermati in Europa all'inizio della pandemia. Il virus corre e negli ultimi quindici giorni si è evidenziato uno spostamento verso un'area geografica ben precisa
Uno studio coordinato da Humanitas e Ospedale San Raffaele suggerisce la presenza di una molecola (Mbl) che riconosce e blocca il Sars-Cov-2 (e funziona anche con Omicron)
Il nuovo studio si è concentrato sugli importanti cambiamenti degli ultimi 15 giorni, nei quali la variante è cresciuta rapidamente fino ad arrivare oggi al 100% dei casi positivi
Gli scienziati sospettano che possa essere più trasmissibile del lignaggio Ba.1 (il ceppo che conosciamo), ma non sembra avere un impatto diverso sui ricoveri. Non è il caso di farsi prendere dal panico
Con una mutazione contagiosissima e poco letale la fase acuta della quarta ondata potrebbe finire molto presto. Ma sul futuro pesano ancora molte nubi. Giro di opinioni tra gli esperti
Si parla sempre più spesso del passaggio da pandemia a endemia, ma cosa si intende esattamente con quest'ultimo termine? Il rischio principale oggi è quello di una nuova mutazione che rimescoli le carte
Entro due o tre settimane i nuovi casi di contagio inizieranno a scendere: lo spiega l'organizzazione mondiale della sanità. Ma quasi tutti gli italiani dovranno avere a che fare con il virus: "E le persone vaccinate rischiano 10 volte in meno di sviluppare malattie gravi o di morire"