La Lega insiste su Quota 41, ipotesi su cui potrebbe convergere anche Fdi. Berlusconi promette (di nuovo) l'aumento delle minime a 1.000 euro e la "pensione per le mamme". I costi per lo Stato? Molto alti
Fondi incagliati per anni e poche adesioni: la riforma delle pensioni di Lega e 5 stelle è stata un flop ma ora, finita la sperimentazione, si possono sbloccare circa 10 miliardi di euro
Se ne torna a parlare con una qual certa insistenza, ma è davvero sostenibile? Dal primo gennaio 2023, senza interventi, si tornerebbe alla riforma Fornero. Sullo sfondo "resiste" l'ipotesi Tridico
Draghi è pronto ad aprire subito un confronto con i sindacati sulle pensioni ma nella manovra 2022 non ci sono le risorse per affrontare una riforma strutturale. Si ragiona in ottica 2023: uscite dal lavoro flessibili da 62 anni o con 41 anni di contributi a qualsiasi età
L'intesa in maggioranza è tutta ancora da trovare. Rottura Draghi-sindacati, si va verso lo sciopero. L'ultima ipotesi è costruita attorno al requisito fisso dei 41 anni di contributi. Certa la conferma di Opzione Donna e Ape sociale
In questi mesi sono state numerose le proposte messe sul tavolo da esperti, parti sociali, partiti politici e chi più ne ha più ne metta. Da Quota 41 (pensione con 41 anni di contributi indipendentemente dall’età) a Quota 102 (63 anni di età e 39 di contributi oppure 64 anni di età e 38 di contributi). Ma sono misure costosissime: si guarda altrove
Secondo le stime della Cgil il costo sarebbe di appena 1,2 miliardi per il primo anno, molto più basso di quanto previsto dall'Inps che invece giudica questa ipotesi la più esosa tra quelle sul tavolo
La Corte dei conti ha definitivamente bocciato Quota 100 rimarcando la necessità di superare il sistema che scade a fine anno. Cosa succederà dopo il 31 dicembre 2021 non è chiaro. Non c'è solo Quota 41 tra le ipotesi più accreditate
Il tema pensioni sarà centrale nel dibattito pubblico nei prossimi mesi. Mantenere l'equilibrio dei conti pubblici senza penalizzazioni per chi ha alle spalle decenni di lavoro sarà forse l'impresa più ardua del governo Draghi. Da Quota 41 a Quota 102, passando per Quota 92 e la "doppia quota" proposta da Tridico, lo scenario è per ora mutevole
Quota 41, Quota 102, Quota 92, la doppia Quota "di Tridico". Siamo ancora lontani dalle certezze e come preventivato da esperti e osservatori, solo in autunno sapremo cosa succederà dal 1 gennaio 2022 sul fronte pensioni. Ma si parla insistentemente della possibilità di andare in pensione con quattro decenni più un anno di contributi: tutto però dipenderebbe da come verrebbe calcolato a quel punto l'assegno
Cosa accadrà dopo il 31 dicembre è ancora un rebus. Cgil, Cisl e Uil dicono un secco no alla proposta del presidente dell'Inps, che aveva ipotizzato una pensione in due "quote" per chi è in possesso di almeno 20 anni di versamenti. Convergenze sul canale di uscita a 41 anni di contribuzione a prescindere dall'età anagrafica a partire dal 2022
Nel recovery plan sparisce ogni riferimento alla fine di Quota 100 e il segretario della Lega alza di nuovo l'asticella puntando ad intestarsi la nuova riforma. Il tema per ora non rientra tra le priorità dell'esecutivo, ma i nodi sono destinati a venire al pettine
Al ministero dell'economia si lavora ad un nuovo progetto di riforma dell'età pensionabile. È il sottosegretario Durigon a parlare apertamente del nuovo progetto per una maggire flessibilità in uscita
Dopo l'incontro tra i sindacati e il ministro Catalfo, sono diversi i temi in ballo: dalle proroghe dell'Ape sociale fino allo scivolo per i lavoratori fragili
La possibilità è rivolta ai lavoratori che hanno versato almeno 12 mesi di contributi prima del 19° anno di età e si trovano in determinate condizioni. La prima finestra utile scade tra pochi giorni
Il vicepremier torna a parlare di quota 41: "Non è finita qui, ma devono cambiare le regole europee". Le sue promesse però sono scritte sulla sabbia: ecco perché rimettere mano alle pensioni sarà molto difficile
"Quota 41" era (e sarà forse in futuro) un'opzione a favore dei cosiddetti lavoratori "precoci". Unica certezza: in questa manovra non ve ne sarà traccia
Il governo sta vagliando la possibilità di finanziare (almeno in parte) la riforma con i fondi solidarietà ed esubero. Ma occhio all'assegno: l'uscita anticipata potrebbe costare molto cara ai pensionati
Il vicepremier: "Gli aumenti alle minime arriveranno con il reddito di cittadinanza". E sul superamento della legge Fornero rassicura tutti: "E' la nostra priorità"
Matteo Salvini assicura: "Se ci dicono che non si può fare ce ne freghiamo e lo faremo lo stesso". Rebus coperture: guadagna terreno l'ipotesi di un contributo di solidarietà. Ecco come funziona
La sforbiciata alle pensioni più alte non basterà a finanziare le riforme promesse da Lega e M5s. Per questo l'esecutivo sta studiando altre strade e si prepara allo scontro con l'Ue
Scatta l'adeguamento delle soglie previdenziali all'aspettativa di vita, mentre a causa del "coefficiente di trasformazione" gli assegni saranno un po’ più bassi. Le cose da sapere