L'impianto gestito da Isab (controllata dalla russa Lukoil) ha reso l'Italia uno dei Paesi europei che più hanno finanziato la guerra di Putin in Ucraina, aggirando le sanzioni. Ora il governo prende la situaizone in mano, ispirandosi a un caso analogo in Germania
Il petrolio che arriva dalla Russia all'impianto gestito da Isab (controllata dalla russa Lukoil) rende l'Italia uno dei paesi europei che più finanziano la guerra di Putin in Ucraina. Ma le sanzioni dell'Unione Europea ci mettono di fronte a una scelta, con una data da tenere d'occhio, il 7 novembre. Le strade che può percorrere il governo Meloni sono due, ma il tempo è quasi terminato
Il prossimo 5 dicembre scatta l'embargo Ue e il governo dovrà risolvere il caso della Lukoil, messa in difficoltà dalle sanzioni. Draghi aveva "congelato" il dossier, ma con il nuovo governo tutto potrebbe cambiare. Il ministro Urso: "Stiamo valutando l'ipotesi di acquisire la raffineria di Priolo"