Sono circa 7mila persone, hanno vinto il concorso pubblico e adesso rimangono fuori dalle assunzioni e dalle graduatorie. Si facevano chiamare "invisibili", Renzi li ha chiamati "idonei". Ecco perché la riforma di Matteo va anche contro la Costituzione
Il ministro ha spiegato a Repubblica come cambierà la figura del dirigente pubblico e annuncia: più semplici i procedimenti disciplinari per scarso rendimento
Via libera del Consiglio dei ministri al disegno di legge sulla scuola. Utilizzando le ormai consuete slide, il premier Matteo Renzi ha presentato la riforma, contro cui sono scesi in piazza gli studenti in diverse città italiane
Giornata di cortei e manifestazioni in più di 30 piazze in Italia. No alla #buonascuola di Renzi ma anche contro "la scuola di classe" per un'istruzione pubblica, laica e gratuita che sia un diritto garantito
Si chiama Vincenzo Giunta e lo scorso anno gli hanno diagnosticato un tumore al cervello. L'azienda per cui lavorava lo ha licenziato per aver superato i 240 giorni di assenze per malattia. I sindacati insorgono ma la legge lo consente
In vista della discussione della riforma della scuola in consiglio dei ministri, i precari della scuola di Roma hanno iniziato la loro protesta. Piano piano anche gli altri sparsi per l'Italia stanno aderendo
Preparano la loro mobilitazione a Montecitorio e sono sul piede di guerra: sono i precari della scuola pubblica. Una sentenza della corte europea li vuole assunti, ma il loro futuro è ancora incerto. C'è anche chi ha vinto un concorso pubblico e ancora non lavora
Non ci vuole una "buona scuola" ma una "scuola giusta": parola degli studenti. Così l'Uds (Unione degli studenti) è andata alla Camera per presentare "L’Altra Scuola": "Vogliamo proprio sfidare il governo" e con loro si schierano Cgil e Fiom
Ora il ddl di riforme costituzionali tornerà al Senato per la terza lettura. I "sì" sono stati 357, i "no" 125, solo 7 gli astenuti. Forza Italia sulle barricate ma in 17 criticano la linea di Berlusconi
Il decreto legislativo sull'azzardo arriva in consiglio dei Ministri. Sulla bozza elaborata dal ministero dell'Economia le associazioni "no-slot" prendono parola: "Una riforma disastrosa"
Nella riforma messa a punto dal governo Renzi entra anche una proposta di legge rivoluzionaria: un unico ciclo da zero a sei anni. Lo Stato provvederà al 50% delle risorse
Dopo la riforma del lavoro arriva quella della scuola: in settimana decreto e ddl delega. Il premier è pronto a ripartire, al suo fianco Giannini, ministra dell'Istruzione, che promette assunzioni per concorso
Oggi nasce ufficialmente la nuova stagione del contratto di lavoro: il Consiglio dei ministri voterà i decreti attuativi sui contratti a tutele crescenti. E Renzi gongola su Twitter
Da settembre fino a cinque insegnanti in più per istituto scolastico. Prevista l'assunzione di 148 mila precari (scuola primaria, medie inferiori e superiori)
Il blocco definitivo delle nuove collaborazioni a progetto sarà nel decreto attuativo atteso venerdì in Consiglio dei ministri. Sulle collaborazioni in corso "bisogna cercare di trovare una modalità di gestione della transizione"
L'ultima contestazione a Torino, a pochi giorni dal primo compleanno del governo. L'ultima "volta", invece, l'approvazione dei decreti attuativi del Jobs Act. Intanto le riforme vanno avanti ma c'è già chi chiosa così sul primo giro di boa: "In un anno è cambiata la sinistra, non l'Italia"
L'Aula della Camera ha terminato in seduta notturna l'esame degli emendamenti e degli articoli al ddl sulle riforme. L'ok finale al testo da parte di Montecitorio è atteso entro i primi giorni di marzo. Ma FI, Lega, M5S e Sel saliranno al Colle
La rottura è ormai insanabile. Alle opposizioni si è aggiunto il pezzo del Pd capeggiato da Civati. Forza Italia, Sel, Lega e Forza Italia hanno addirittura organizzato una conferenza congiunta. Renzi: "Faremo decidere i cittadini"
Alcuni deputati grillini scatenano la bagarre, poi scoppia la rissa tra un deputato di Sel ed uno del Pd. Il dibattito sulle riforme alla Camera diventa una zuffa tra parlamentari. Renzi duro: "Non ci blocchiamo"
I Cinque Stelle, che chiedevano che venisse rinviata la discussione dell’articolo 15 (riguardante il quorum dei referendum abrogativi), hanno iniziato a battere i faldoni degli emendamenti sui banchi e a gridare ritmicamente "onestà, onestà". In questo clima è scoppiata la rissa, con deputati in piedi tra i banchi e insulti (Video M5s Parlamento)