Nell'incidente del 29 giugno 2009 sono morte 32 persone, un centinaio invece i feriti. Gli imputati rispondono di disastro ferroviario. Tutte le richieste dell'accusa
Cosa comporta la decisione dell'ex amministratore delegato di Ferrovie dello Stato. E perché secondo i familiari delle vittime questo influirà negativamente sulla ricerca della verità per altri processi in corso (Rigopiano e Pioltello), e per quelli che si apriranno prossimamente (ponte Morandi e funivia Stresa Mottarone)
Il 29 giugno del 2009 un treno merci carico di gpl esplode nella stazione di Viareggio, causando la morte immediata di 11 persone, e quella successiva di altre 21 a causa delle ustioni riportate. Il ricordo di quel drammatico giorno e le tappe del processo
L'ex amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana aveva rinunciato alla prescrizione: "Sono innocente". Oggi la pronuncia della corte d'appello a dieci anni dall'incidente che provocò la morte di 32 persone
A due settimane dal decimo anniversario della strage, i ladri sono entrati nel sacrario nel cimitero della Misericordia. “Alla miseria umana non c’è mai fine”, dice il papà Marco Piagentini
Al processo d'appello il pubblico ministero di Lucca Salvatore Giannino ha chiesto una condanna a 15 anni e 6 mesi per Mauro Moretti, amministratore delegato di Ferrovie dello Stato. Sotto accusa la negligenza per i mancati controlli
Per i giudici del tribunale di Lucca "il grave disastro di Viareggio non è stato un fatto imprevedibile". Lo scrivono nelle motivazioni della sentenza del processo di primo grado per la strage del 29 giugno 2009 in cui morirono 32 persone
La città si stringe ai familiari della vittime a 8 anni dal 29 giugno 2009 e a sei mesi dalle condanne di primo grado: "7 anni sono pochi per chi ha ucciso i nostri figli"