"Finalmente ho raggiunto il mio sogno. Peccato che non l'ho raggiunto in Italia, ma mi tocca andare all'estero". Ad accompagnarlo Felicetta Maltese, attivista della campagna Eutanasia Legale, e da Chiara Lalli che si autodenunciano per l'aiuto al suicidio assistito
L'uomo si è rivolto all'associazione Coscioni e pensa di andare all'estero, ma non è un esempio isolato. Sono oltre 20 le persone che ogni mese chiedono informazioni e il modulo per accedere al suicidio medicalmente assistito in Italia o contatti con le associazioni svizzere
Da Fratelli d'Italia arriva il commento del vice capogruppo alla Camera Alfredo Antoniozzi, che parla di provocazione: "Non c'è diritto a somministrare morte"
È affetto da una forma di Parkinson molto aggressiva, che gli ha paralizzato completamente gli arti. Ad accompagnare la coppia in Svizzera è Marco Cappato, dell'associazione Coscioni: "Basta discriminazioni tra persone malate"
Il caso di una donna di 64 anni in Belgio. Il figlio scoprì della sua morte per email e ha denunciato lo Stato. Ma la Corte europea per i diritti umani ha respinto quasi tutte le accuse
Dopo quasi due anni di attese e di azioni legali, l’Azienda sanitaria ha consegnato la relazione dove sono indicati medicinale e dosaggio per il 44enne tetraplegico. Il commento: "Posso avere i miei cari accanto fino alla fine"
Il tesoriere dell'associazione Luca Coscioni si è autodenunciato per aver accompagnato in Svizzera una donna veneta di 69 anni malata terminale di cancro, che ha scelto la procedura per il fine vita. Potrebbe essere accusato di aiuto al suicidio
Malata terminale di cancro, si è sottoposta alla procedura in Svizzera. Con lei Marco Cappato, tesoriere dell'associazione Coscioni, che ora rischia il carcere. L'addio in un videomessaggio
Il filmato rilasciato dall'Associazione Coscioni a 24 ore di distanza dal decesso del 44enne marchigiano, conosciuto fino a ieri sotto lo pseudonimo di "Mario": "Quando vedrete questo video non ci sarò più. Spero in tempi più brevi per chi verrà dopo di me"
Conosciuto fino al momento del decesso come Mario, il 44enne marchigiano è il primo in Italia ad avere ottenuto il via libera per il suicidio medicalmente assistito. I costi della procedura, non coperti dallo Stato, sono stati pagati grazie ad una raccolta fondi
In sole tre ore sono stati raggiunti i 5mila necessari, raggiungendo attualmente quota di 16mila euro, più del triplo della cifra necessaria di partenza
La denuncia dell'Associazione Coscioni: "Lo Stato non si fa carico delle spese per farmaci e apparecchiature". Lanciata una raccolta fondi per aiutare il 44enne marchigiano
Il 46enne immobilizzato da 18 anni a letto dalla tetraparesi comunica con un puntatore oculare e sceglie la sedazione profonda: "Lo Stato mi ignora". L'associazione Coscioni: "Il servizio sanitario non ha mai indicato il parere sul farmaco"
Dopo il video appello rivolto alle istituzioni il 46enne marchigiano, bloccato in un letto da 18 a causa di una patologia irreversibile, ha ottenuto il via libera per l'aiuto al suicidio. Si tratta del secondo italiano dopo Mario, 43enne rimasto tetraplegico dopo un incidente stradale
È il terzo italiano a chiedere il suicidio assistito dopo la sentenza della Corte Costituzionale sul caso di dj Fabo. L'associazione Luca Coscioni: "Aspetta da due mesi una risposta"
Il quesito referendario mirava a legalizzare l'eutanasia abrogando in parte l'articolo 579 del codice penale sull'omicidio del consenziente. Il ddl sul suicidio assistito ha molti più paletti (e forse alcuni limiti)
Le firme di un milione e duecentomila italiani non sono bastate. Non si va avanti perché il quesito non rispecchia i diritti minimi iscritti nella costituzione. Gli attivisti: ora disobbedienza civile, ricorsi, eutanasia legale contro eutanasia clandestina. Ma c'è chi esulta. E la legge sul suicidio assistito rischia grosso in parlamento
Dopo anni di agonia l'autotrasportatore marchigiano, divenuto paraplegico dopo un incidente, vince l'ultima battaglia per accedere al suicidio medicalmente assistito
Arriva alla Camera la legge sul suicidio assistito e si discute un testo base che, già in commissione, aveva spaccato in due posizioni nette centrodestra e centrosinistra
La discussione sul ddl è iniziata in un'aula semivuota. Il testo ricalca la "sentenza Cappato" sul caso di dj Fabo: il sì del Parlamento non è scontato