I sei possibili Premier se Draghi va al Quirinale
Ci sono tre nomi più tecnici e tre nomi più politici. Hanno in comune il fatto di circolare nei palazzi come possibili successori di Mario Draghi
Ci sono tre nomi più tecnici e tre nomi più politici. Hanno in comune il fatto di circolare nei palazzi come possibili successori di Mario Draghi
"Sul Quirinale il dado ormai è tratto. Draghi ce la farà al primo giro" dice un ministro che preferisce mantenere l'anonimato. Difficile capire però chi avrà in tal caso il compito di sostituirlo a Palazzo Chigi mantenendo intatta la maggioranza, la rosa è ristretta. Sarà decisivo il confronto tra Letta e Salvini e c'è il rebus Renzi
Nella maggioranza che sostiene il governo in molti non vogliono che il premier si sposti da Palazzo Chigi al Quirinale. Ma c'è un'ipotesi alternativa
L'avanzata in Europa della variante può complicare, e non di poco, la strada del premier verso il Colle più alto. E il bis di Mattarella non è più un'ipotesi sul tavolo
Meloni, Salvini e Tajani delineano le prossime mosse. Berlusconi avrà una chance, poi scatta il piano B
Ecco perché l'ipotesi di una rielezione del Capo dello Stato non tramonta e non tramonterà fino all'ultimo
Da una parte la confidenza di Di Maio, secondo cui il premier lavora a una staffetta con Daniele Franco: il ministro dell'Economia traslocherebbe a Palazzo Chigi. Dall'altra parte, quattro dei cinque leader "decisivi" hanno sempre più dubbi sull'ipotesi Supermario-Quirinale. Ma forse prevarrà il realismo e i partiti si troveranno spalle al muro
L'ex premier ritrova una centralità (almeno mediatica) che non aveva da anni nel quadro politico. L'ipotesi Quirinale per ora non decade, ma Marsilio (Fratelli d'Italia) avverte: "Serve un piano B"
Un abile tessitore come Tabacci rilancia: "I partiti chiedano al Presidente un ultimo sacrificio: il Paese ha bisogno di continuità". Ma il centrodestra non molla l'ipotesi Silvio Berlusconi (invotabile per M5s e Pd). Sullo sfondo Amato, che appare l'unico nome tra quelli emersi finora in grado di evitare elezioni anticipate nel 2022. Mattarella sarebbe preoccupato perché non vede le forze politiche pronte e disposte a trovare un accordo
Il senatore di Coraggio Italia lancia nell'intervista a Today.it un messaggio agli alleati più naturali, quelli del centrodestra, ma soprattutto a Forza Italia, che se vorrà davvero candidare Silvio Berlusconi per il dopo-Mattarella, non potrà continuare a snobbare il partito del presidente della Liguria Giovanni Toti e del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro
I partiti sono divisi e non è escluso che si debba guardare al di fuori dei Palazzi per scegliere il prossimo inquilino del Quirinale
E' fuori strada chi pensa che il prossimo inquilino del Quirinale possa essere deciso (solo) dai big della politica italiana. Almeno cinque parlamentari sono pronti a lasciare i loro partiti per passare con Coraggio Italia: cosa si sta muovendo e cosa succederà
Le tessere del puzzle quirinalizio sono ancora sparse sul tavolo. Il retroscena di Micciché: "Renzi mi ha detto che se a Berlusconi dovessero mancare solo quelli, i voti dei suoi sarebbero garantiti". Fioccano smentite. Ma il favorito resta il premier: solo che senza di lui a Palazzo Chigi, le urne anticipate sono una possibilità reale. A volerle è solo Meloni (e forse Salvini)
Fino a ieri il bis di Mattarella era una sorta di "coperta di Linus" nella quale i partiti trovavano conforto quando l'ormai famigerato "totoquirinale" si manifestava in tutta la sua indecifrabilità. Da oggi l'arco parlamentare guarda a gennaio con qualche timore in più: una mancata elezione del premier al Colle lo indebolirebbe e indebolirebbe il suo governo
Conte allontana l'ipotesi del premier al Quirinale dopo Mattarella. Salvini resta in attesa. Il Cavaliere non vuole che il suo nome venga bruciato. Mentre gli osservatori rimarcano la differenza tra il 'metodo Cossiga' e il 'metodo Leone', appare evidente che il Gruppo Misto (in cui ci sono pochi parlamentari che possono sperare nella rielezione) potrà far valere il suo peso dalla quarta votazione in poi: ha ben 66 deputati e 47 senatori
Di Maio e Giorgetti ne sarebbero convinti: la priorità è garantire la stabilità. Pazienza se i segretari dei loro partiti, quelli che indicano la linea, Conte e Salvini, vedono invece di buon occhio l'attuale premier per il Quirinale. Così si riaprono scenari che apparivano tramontati: Mattarella bis o Amato. Il Pd sceglie la strada del silenzio
Non sono affatto contrari, per ragioni diverse, all'ipotesi del trasloco dell'attuale premier da Palazzo Chigi alla successione di Mattarella i leader di Movimento 5 stelle, Lega e Fratelli d'Italia. Ognuno ha le sue ragioni e ogni capo politico vuole giocare le sue carte. Il nome di Berlusconi resta sullo sfondo: tutti i calcoli e gli scenari
La senatrice a vita spiega la sua posizione dopo la campagna del Fatto Quotidiano, nella quale la si propone come presidente della Repubblica
Lui vorrebbe e c'è chi è pronto a lavorare pancia a terra per realizzare il sogno dell'ex Premier. Non è fantascienza, ma ci sono anche degli ostacoli
Cosa c'entrano Ddl Zan (affossato al Senato) e successione di Mattarella? Quanto avvenuto ieri potrebbe essere stato una sorta di "prova generale" in vista dell'elezione del Capo dello Stato. Con scenari inattesi: il Movimento 5 Stelle vuole far sentire il suo peso nella partita. Non è detto che ci riesca, ma una strategia già ci sarebbe
Esiste uno scenario nel quale nella primavera 2022 il premier si ritrova "disoccupato" (si fa per dire)? Non più Presidente del Consiglio dopo essere stato tagliato fuori anche dalla Presidenza della Repubblica? Il Pd intende scongiurare a ogni costo l'ipotesi
Dopo l'assoluzione nel processo Ruby ter, l'ex premier si concentra solo sulla "sua" Forza Italia, con il sogno di succedere a Mattarella: gli servirebbe tanto per iniziare un centrodestra più unito, ma i voti in ogni caso sembrano non esserci. Cacciari: "Ridicolo parlarne"
Si può arrivare a fine legislatura anche con un altro premier? Ne dubitano in molti, quindi il voto anticipato sarebbe lo scenario più probabile in casi di salita di Draghi al Colle. Ma a differenza di qualche settimana fa, le elezioni a breve non sembrano più essere un'urgenza per nessuno. Inoltre tre su quattro degli attuali parlamentari sanno già di non venire rieletti
Fratelli d'Italia gradirebbe un cambio a Palazzo Chigi che porti a un voto anticipato nel 2022. Forza Italia e Lega frenano. Far coincidere il picco di consenso con la scadenza elettorale delle elezioni politiche è un gioco di prestigio molto complesso. Prodi: "Draghi dovrà decidere se avere un anno di potere o sette anni di autorità"
Se il segretario della Lega non ha dubbi, la leader di Fdi è più cauta. "Dobbiamo capire se in Europa farà gli interessi dell'Italia oppure no"