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Giovedì, 25 Aprile 2024
Tecnologia

Apple: presente e futuro nella 'crisi' che non c'è

Titolo in forte calo a Wall Street come non si vedeva da un decennio, problemi di produzione con il nuovo iPhone 5 e per la prima volta la 'mela mangiata' lascia intravedere qualche difficoltà

Negli ultimi anni mai Apple aveva dato segni di cedimento anzi, nell'ultimo decennio il marchio di Cupertino ha esaltato la sua produzione, è entrato di schianto nel mercato del cellulare smart e ha costruito uno status più che un catalogo di prodotti.

Ma qualcosa scricchiola, questi giorni infatti, non sono certo i migliori per Apple, che deve difendersi dalla discesa del titolo in borsa e con i problemi con la Foxcoon nella produzione del nuovo iPhone 5. Gli ultimi dati parlano di una fermata nella lunga corsa alla crescita degli ultimi anni, per il secondo trimestre gli utili contiunuano a scendere, -18%, nonostante un fatturato da record ma con un titolo che nell'ultimo anno ha visto perdere a Wall Street il 40% del proprio valore.

Anche se gli analisti parlano solo di un calo fisiologico e non di una 'crisi', visto che sono attese le importanti uscite di nuovi prodotti nei prossimi mesi. La situazione resta comunque sotto osservazione, se non fosse che l'iPhone vale il 56% del mercato di Apple e proprio nella produzione dell'ultimo melafonino che Cupertino sta trovando difficoltà quasi sconosciute.

Il 'telefono' va bene nelle vendite, ma l'intoppo c'è e lo si apprende dalla notizia di pochi giorni fa: Apple avrebbe scartato e rimandato a Foxconn, suo più grande fornitore, 8 milioni di iPhone5 difettosi, rispedendoli in Cina per essere rigenerati. Con un'operazione che costerà alla 'mela mangiata' circa 250 milioni di dollari, Apple ha dato segni di deboezza visto che secondo il gigante cinese della componentistica elettronica, gli 'errori' rivelati da Cupertino sono frutto di progetti alquanto discutibili riguardo al design.

I costi saranno a carico dei cinesi ma per Apple resta almeno il dubbio che la produzione del prossimo iPhone magari ancora più 'complesso', diventi troppo difficile nella produzione per Foxconn. Chissà allora che a Cupertino non stiano già pensando di cambiare alcuni partners o spostare la produzione negli States.

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