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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Buono Ikea da 500 euro, ma la "notizia" è una truffa

Per avere i soldi basta rispondere a poche semplici domande, peccato che sia tutto falso come ribadito anche dall'azienda svedese. Molti utenti però continuano a cascarci e la catena di Sant'Antonio si alimenta

Un buono Ikea da 500 euro. E per averlo basta rispondere a poche semplici domande. Peccato che sia tutto falso. Si tratta ovviamente di una bufala, una delle tante catene di Sant’Antonio che spesso siamo abituati  a ricevere (e il più delle volte ignorare) su WhatsApp. Il colosso svedese ha infatti già diffuso una "comunicazione importante"  segnalando la sua "totale estraneità riguardo all’invio di e-mail o di messaggi tramite sistemi WhatsApp Messenger o Facebook Messenger aventi per oggetto 'Buono spesa IKEA da 150 Euro', 'Buono spesa IKEA da 900 Euro', 'Buono IKEA da euro 500', 'Voucher 75€ per anniversario IKEA 75 anni'". 

Buono Ikea, occhio a non cascarci: cosa si rischia

Tanti utenti però continuano a cascarci e la catena di Sant’Antonio si alimenta. "Partecipa al nostro sondaggio per vincere un buono Ikea da 500 euro". E ancora: "Pensavo che era la solita fregatura e invece l’ho preso!" si legge in un altro dei messaggi, scritto in un italiano zoppicante. Di seguito appare un link che l’utente è invitato a cliccare. Dopotutto si tratta solo di rispondere a qualche semplice domanda: "Compri spesso da Ikea?", "sei mai stato insoddisfatto di un nostro prodotto?" e via dicendo.

Ma, e qui viene il bello, una volta completato il sondaggio l’utente è invitato a rilanciare la bufala a 15 amici e conoscenti. Per potere usufruire del fantomatico buono, che ovviamente non esiste, bisognerà inoltre lasciare la propria email. Il rischio è quello di vedere la propria casella di posta bombardata di messaggi spam di dubbia provenienza. E non è neppure da escludere l’eventualità di ricevere virus o malware. Insomma, meglio fare attenzione. 

Catene di Sant’Antonio su WhatsAapp: chi ci guadagna?

Secondo il sito laleggepertutti, è possibile distinguere due tipi di catene di Sant’Antonio: da una parte ci sono le bufale che rimandano ad un link, come quella riguardante Ikea. In questo caso il rischio è di prendere un virus o di vedersi attivato qualche servizio a pagamento. Oppure, come nel caso poc’anzi citato, quello di fornire i nostri dati personali che poi saranno quasi certamente venduti ai pubblicitari (o spammers). Dall’altro ci sono i messaggi che contengono notizie allarmistiche, che di solito hanno un funzione propagandistica.  

WhatsApp e le notizie bufala  

Per ovviare a questo tipo di problemi, WhatsApp sta pensando di introdurre un servizio in grado di avvisare l’utente quando si trova davanti ad una catena di Sant’Antonio. In sostanza l’app di messaggistica ci avviserà con una notifica spiegandoci che il messaggio è stato già “inoltrato diverse volte”. Basterà per risolvere il problema delle bufale?
 

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