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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Da Harry Potter a Il Signore degli Anelli: i 50 libri letti da ChatGpt

La scoperta casuale di un ricercatore delle Università di Berkley

ChatGpt, il chatbot sviluppato da OpenAi che tanto continua a far discutere, è stato addestrato anche alla lettura. Sarebbero 50 i libri che gli sviluppatori avrebbero 'somministrato' al modello di intelligenza artificiale. A scoprirlo è stato David Bamman, ricercatore dell'Università di Berkley, in California.

ChatGpt 'lettore': una scoperta casuale

La scoperta del ricercatore è stata casuale. Bamman usa di solito la tecnologia per costruire "dispositivi di misurazione algoritmica per la cultura", in pratica estrae dati dalla letteratura classica su argomenti come le relazioni tra i vari personaggi di un romanzo. Nel caso specifico stava lavorando su Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen, quando ha deciso di girare i suoi interrogativi a ChatGpt. E ha scoperto che il software era accurato nelle risposte come se lo avesse letto. Non c'era però modo di capire come il chatbot sapesse ciò che sapeva, poiché i meccanismi interni dei grandi modelli linguistici sono una scatola nera.

Bamman e il suo team hanno così interrogato ChatGpt sulla conoscenza di vari libri e hanno dato un punteggio per ognuno. Più alto era il punteggio, più era probabile che quel libro facesse parte del set di dati del software. Poi hanno messo insieme le loro scoperte in una ricerca, di cui dà notizia il sito "Business Insider".

L'elenco dei 50 romanzi che hanno contribuito ad addestrare ChatGpt comprende classici come Moby Dick, Quel che resta del giorno e Furore. Ma i libri con la percentuale di conoscenza più alta da parte del modello di intelligenza artificiale sono libri di fantascienza e fantasy. In cima alla lista ci sono Harry Potter e la pietra filosofale di J.K.Rowling e 1984 di George Orwell; a seguire testi che hanno fatto la storia come Il Signore degli Anelli, Fahrenheit 451, e Il cacciatore di androidi di Philip K. Dick. E ancora figurano Il Trono di spade, Guida galattica per autostoppisti, Il Codice da Vinci.

"Le fonti su cui sono stati addestrati questi modelli di intelligenza artificiale influenzeranno il tipo di modelli stessi e i valori che presentano", osserva Bamman che al contempo si chiede: "Cosa succede quando un bot divora narrativa su tutti i tipi di mondi oscuri e distopici? In che modo questo genere può influenzare il comportamento di questi modelli in modi che non riguardano cose letterarie o narrative? C'è molto lavoro da fare in questo senso. Non abbiamo ancora la risposta a questa domanda".

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