rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Pubblica amministrazione

L'Italia sulla "nuvola": arriva il super cloud nazionale

Tim, Leonardo, Cdp, Sogei da una parte; Almaviva e Aruba dall'altra. La pubblica amministrazione avrà tre mesi per valutare le proposte delle due cordate. Tempo fino a domani, 30 settembre, per presentare altre proposte

Da mesi il ministro per l'Innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, ha un obiettivo conclamato: digitalizzare la Pubblica amministrazione. Un percorso ad ostacoli che - parole sue - dovrebbe permettere, entro la fine del prossimo anno, la migrazione a un "super cloud" di dati e servizi digitali, con vantaggi non insignificanti per le persone e le aziende. Gli uffici pubblici, ad oggi, vedono informazioni sparse in oltre 11mila banche dati, la maggior parte delle quali impossibilitate a dialogare tra loro e poco performanti sul fronte della sicurezza e dell'affidabilità: l'obiettivo è un unicum digitale, un cloud avanzato - nel quale possano confluire tutte le informazioni - capace di reggere l'urto di eventuali attacchi esterni ed essere performante.

Pubblica amministrazione, due cordate per il "super cloud"

Alle parole, seguono i fatti. Due cordate hanno avanzato le proprie proposte al ministero: da una parte ci sono Cassa depositi e prestiti (Cdp), Leonardo, Sogei e Tim, dall'altra Almaviva e Aruba. I primi, in particolare, hanno spiegato in nota di aver "presentato congiuntamente, in qualità di soggetto promotore, [...] una proposta di partenariato pubblico-privato per la creazione del Polo strategico nazionale (Psn), un’infrastruttura per la gestione in cloud di dati e applicazioni della Pubblica amministrazione". Nel caso di aggiudicazione, sarebbe costituita una nuova compagnia (una NewCo, in gergo tecnico), nella quale:

  • Tim avrebbe il 45% delle quote e fornirebbe servizi infrastrutturali e piattaforme per il cloud
  • Leonardo, con il 25% delle quote, metterebbe a disposizione servizi sul fronte della sicurezza informatica
  • Cdp (socio al 20%) vestirebbe i panni di socio finanziario e investitore istituzionale
  • Sogei (10% delle quote) si occuperebbe di formazione per la crescita delle competenze della Pa

Il Psn sarà dotato, tramite i soci, di data center di nuova generazione, ad elevati livelli di sicurezza ed efficienza energetica; erogherà servizi completi e avanzati, con particolare focus sulle soluzioni cloud. La Pa sarà assistita lungo tutte le fasi pre e post adesione al contratto, anche in chiave di formazione del personale

Quella della cordata Tim, Leonardo, Cdp e Sogei non è l'unica proposta pervenuta al ministro Colao, che dovrà vagliare anche quella congiunta di Almaviva e Aruba, società di proprietà e guida italiana "connotate da riconosciuta solidità economico-finanziaria. - si legge in una nota - La proposta pone l'accento sulla disponibilità immediata delle infrastrutture, assieme all'eccellenza tecnologica e alla sostenibilità ambientale che le contraddistingue, capace di consentire una accelerazione del piano di migrazione, con 'milestone' migliorative rispetto alla pianificazione stessa del Pnrr".

Almaviva e Aruba spiegano che la proposta "soddisfa i requisiti tecnici e di flessibilità descritti dalla Strategia Cloud Italia, grazie a una piena complementarietà tra le due aziende e a una 'value proposition' completa a copertura di tutti i servizi, risponde alle indicazioni della Pa inerenti la sensibilità delle diverse tipologie di dato, prevedendo orizzonte temporale e risorse coerenti con la cornice definita dal Pnrr".

La palla passa ora nelle mani della Pubblica amministrazione, che avrà tempo tre mesi per vagliare le proposte. Nel caso almeno una fosse valutata in maniera positiva, sarà avviata un gara pubblica, alla quale potranno partecipare, oltre al soggetto promotore, tutti gli operatori interessati.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'Italia sulla "nuvola": arriva il super cloud nazionale

Today è in caricamento