Facebook, Instagram e WhatsApp down per 7 ore: i veri motivi e l'ipotesi (scartata) dell'attacco informatico
L'errata configurazione dei server di Facebook, quindi un errore interno, come causa del down totale, è confermata. L'ipotesi dell'attacco informatico è stata subito scartata per un motivo molto semplice
La peggiore interruzione del servizio dal 2008. Il lungo blackout di sette ore in Europa e negli Stati Uniti dei tre social dell’impero di Mark Zuckerberg, Facebook e le sue app Instagram e WhatsApp, che hanno lentamente ripreso a funzionare verso la mezzanotte italiana, resterà negli annali.
Facebook, Instagram e WhatsApp down
Il problema in Italia è iniziato verso le 17:30, quando Facebook e le altre app di proprietà della piattaforma social - Instagram, WhatsApp e Oculus - risultavano inaccessibili. Il problema sarebbe stato legato a un errore avvenuto durante un cambiamento di configurazione interno all’azienda di Menlo Park: “Questo errore comporta che tutta Internet non sa più dove trovare Facebook - spiega Disinformatico, il sito di Paolo Attivissimo - perché qualcuno di Facebook ha cancellato la mappa che dice dove si trova Facebook e che strada fare per raggiungerlo". Di conseguenza sono andate fuori uso anche le app che prevedono l’opzione di login tramite Facebook.
"Sincere scuse a tutti coloro che sono stati colpiti dalle interruzioni dei servizi alimentati da Facebook in questo momento. Stiamo riscontrando problemi di rete e i team stanno lavorando il più velocemente possibile per eseguire il debug e ripristinare il tutto il più velocemente possibile": aveva spiegato su Twitter, Mike Schroepfer, Chief Technology Officer di Facebook.
L'ipotesi dell'attacco informatico è stata subito scartata per un motivo molto semplice: improbabile che un attacco informatico avesse causato i problemi, perché la tecnologia alla base delle app è ancora abbastanza diversa da impedire che un attacco hacker le colpisca tutte contemporaneamente e allo stesso modo.
Errata configurazione dei server
L'errata configurazione dei server di Facebook, quindi un errore interno, come causa del down totale, è confermata dal New York Times che ha raccolto la spiegazione di John Graham-Cumming, chief technology officer di Cloudflare, una società di infrastrutture web. La premessa è che i computer convertono siti web come Facebook.com in indirizzi numerici (IP), attraverso un sistema che l'esperto paragona alla rubrica di un telefono. "Il problema interno che si è verificato in Facebook - spiega Graham-Cumming, al Nyt - è stato l'equivalente del rimuovere i numeri di telefono degli utenti dai loro nomi in rubrica, rendendo impossibile chiamarsi".
In pratica è come se improvvisamente fossero stati cancellati i percorsi che consentivano agli utenti di accedere ai server di Facebook. In pratica, milioni di smartphone e di altri dispositivi stanno cercando insistentemente di trovare le app di Facebook su Internet e questi tentativi inutili generano traffico che rallenta tutti gli altri accessi. Sempre il Nyt spiega che Facebook avrebbe inviato una squadra ad uno dei suoi data center a Santa Clara, in California, per resettare manualmente i server.
Non è la prima volta che i servizi dell'ecosistema Facebook non funzionano all'unisono. L'ultimo blackout mondiale che aveva mandato in tilt WhatsApp, Instagram e Facebook si era registrato lo scorso 19 marzo ed era durato circa un'ora; ma quello più lungo si è verificato il 13 marzo 2019, un record di 14 ore di stop per le applicazioni. Giornata nerissima: il titolo di Facebook chiude la giornata di contrattazioni a Wall Street perdendo il 4,9%, in seguito al blackout del social media. Nelle contrattazioni after hours il titolo di Mark Zuckerberg recupera leggermente, guadagnando lo 0,17%. Il guasto si è manifestato proprio nel giorno in cui Frances Haugen, ex ingegnera informatica di Facebook, ha detto all'emittente Cbs che "Facebook incoraggia l'hate speech per il profitto".