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Venerdì, 26 Aprile 2024
Privacy

Europa vs Stati Uniti. Braccio di ferro su Web e Privacy!

Una contesa che non finirà poi tanto presto, se l'Europa spinge per regole più severe, gli Usa si schierano dalla parte di giganti americani del settore che volgiono 'correre a briglia sciolta'

La partita vale il futuro e si gioca sulla lama di un rasoio chiamato 'privacy', non è solo una questione di tutela dell'utente ma anche e soprattutto si ragiona sull'uso commerciale degli enormi data base presenti in rete. L'Unione Europea ha deciso di imporre regole più severe verso quelle società extra continentali impegnate sul territorio dell'Unione. Il braccio di ferro va avanti da un anno, e cioè da quando la Commissione europea ha proposto nuove regole per la protezione dei dati personali, applicabili per la prima volta non solo alle società europee ma anche a quelle extra Ue - come Facebook o Google - che operano in Europa.

Secondo uno studio della Boston Consulting Group il giro d'affare è assai allettante: circa 1000 miliardi di euro nel 2020 il valore dei i dati personali, raccolti su Internet o tramite servizi digitali. Intorno a queste informazioni che si gioca la partita che vede schierata la politica con di fianco i rispettivi giganti della rete e delle telecomunicazioni.

Le società europee non sono più disposte ad accettare un diverso trattamento rispetto a società esterne, detto ciò, si sta cercando di colmare le differenze legislative in materia, tra gli stati dell'unione, per non dar modo ad alcune società di poter aggirare il sistema. Questo nuovo piano europeo non è naturalmente ben visto oltreoceano, considerato il giro d'affari raggiunto dalle società americane, su un mercato europei quasi deregolamentato del tutto che ha fatto accumulare un notevole vantaggio commerciale alle società extracontinentali.

Oltre a tutele sul territorio l'Europa dovrebbe preoccuparsi anche di attivtà invasive commissionate a società di software, il Guardian, importante quotidiano britannico, ha divulgato ieri la notizia di un’importante multinazionale americana impegnata nel settore della difesa e molto vicina al Pentagono, la Raytheon, che ha sviluppato e brevettato un software in grado di schedare, tracciare i movimenti e calcolare previsioni sulle future azioni degli utenti attraverso la raccolta e l’analisi dei dati contenuti nei vari social network. Sul sito del Guardian si può vedere il video tutorial dell'azienda che spiega il funzionamento del software.

L'utilizzo di un tale programma potrebbe fortemente intaccare la sensibilità dei propri dati sul web, mettendo in serio pericolo la propria privacy. Ma il braccio di ferro sulla privacy si muove anche su altri binari, e se le società fanno fatica allora ci pensano i governi. E' facile allora pensare a tutti gli aggiustamenti legislativi, in corso in tutto il globo, riguardo a questioni legate alla rete, alla privacy e alla prevenzione del cosiddetto 'Cyber-Terrorism'. E' di oggi la notizia infatti di un imminente decreto presidenziale di Barack Obama che riguarderà proprio la lotta al terrorismo informatico, l'executive order del Presidente è previsto per i prossimi giorni.

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