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Venerdì, 19 Aprile 2024
Imprese social

Con imprese più digitali oltre 208 mila nuovi posti di lavoro

È quanto emerge da uno studio commissionato da Meta sull'efficacia dei social network per la crescita delle imprese

L'Italia deve aumentare il proprio livello di digitalizzazione e questo processo può avvenire solo attraverso la crescita digitale delle piccole e medie imprese, che rappresentano la spina dorsale del tessuto produttivo del nostro Paese. È quanto emerge dallo studio “Il contributo dei social network e dei canali digital per la crescita e la digitalizzazione delle PMI italiane”, realizzato per Meta da The European House - Ambrosetti.

L’Italia sconta un forte ritardo sul digitale rispetto ai Paesi UE, attestandosi al 20° posto dell’Indice DESI 2 stilato dalla Commissione Europea per misurare il livello di digitalizzazione dei 27 Stati membri. Il Belpaese, nello specifico, è ultimo in Europa per numero di laureati in ambito ICT (circa 4mila all’anno, pari all’1,3% del totale). Un gap che potrebbe essere colmato se le oltre 375 mila PMI italiane 3 , che costituiscono un volano di crescita per il nostro Paese, accelerassero il loro processo di digitalizzazione.

Le piccole e medie imprese, infatti, da sole generano 2.834 miliardi di euro di fatturato, pari al 42% di quello totale registrato dalle imprese italiane, contribuiscono al 41% del PIL del nostro Paese, a oltre un terzo (35%) degli investimenti e a quasi la metà (48%) dell’export totale. Sebbene la pandemia abbia contribuito a migliorare l’utilizzo di soluzioni collaborative digitali (+14,5%) e la comunicazione con la clientela (+12,7%), il livello di digitalizzazione delle piccole e medie imprese italiane è ancora basso.

L'efficacia dei social network per le Pmi

Un focus dello studio, condotto su 30 imprese che hanno utilizzato in maniera efficace i social network per raggiungere nuovi clienti, ha dimostrato concretamente che la digitalizzazione rende più produttive le piccole e medie imprese e favorisce l’aumento dell’occupazione. In particolare, l’analisi ha rilevato 4 benefici chiave ottenuti dalle Pmi, che si traducono nell'aumento dei ricavi, del numero di clienti effettivamente raggiunti, dei follower sui social network e degli investimenti. I canali social e digital, infatti, hanno consentito alle Pmi analizzate di far crescere di circa il 20% i propri ricavi, senza dover investire nell’apertura di punti vendita e spazi fisici. I social network sono stati un prezioso alleato anche nel 2020, all’apice della pandemia, perché hanno consentito alle imprese di mantenere fino al 60% degli introiti.

I social network rappresentano, quindi, un importante fattore abilitante del livello di digitalizzazione delle Pmi. Secondo lo studio, una crescita del 77% nella quota di imprese che utilizzano i social network potrebbe produrre fino a 10,2 miliardi di euro aggiuntivi di contributo al Pil e incrementare in maniera significativa l’occupazione del nostro Paese, con oltre 208 mila nuovi lavoratori. "Oggi siamo a un punto di svolta tecnologico. - ha dichiarato Luca Colombo, country director di Meta in Italia - L'accelerazione digitale, a cui abbiamo assistito negli ultimi anni, ha dimostrato alle aziende di tutte le dimensioni che si sono aperte nuove strade e nuove opportunità di crescita e che è necessario continuare a innovare per rimanere rilevanti e competitive".

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