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Venerdì, 19 Aprile 2024
Tecnologia

Addio iPod, Apple non li produrrà mai più

La conferma dai vertici del colosso di Cupertino. Il lettore che ha rivoluzionato la fruizione della musica resterà un cimelio per nostalgici

Come il walkman prima e il lettore cd portatile poi, ora è giunto anche il momento dello strumento che più di ogni altro, negli ultimi vent'anni, ha rivoluzionato il modo di concepire e ascoltare musica. Apple ha deciso di porre fine all'era degli iPod, in un mondo dominato ormai da diversi anni dai contenuti audio in streaming.

L'indiscrezione era già filtrata nelle scorse settimane, ora è arrivata anche la conferma dell'azienda: il colosso di Cupertino non produrrà più nuovi iPod, nello specifico i modelli 'touch' di ultima generazione. Il portale di vendita ufficiale italiano presenta già un'eloquente scritta: "fino a esaurimento scorte". A rendere un ultimo tributo al lettore di musica digitale con la mela, è stato il vicepresidente del marketing di Apple, Greg Joswiak, che ha sottolineato - se mai ce ne fosse stato bisogno - come l’esperienza musicale si possa vivere sugli altri dispositivi della casa, su tutti iPhone.

La storia del lettore mp3 rivoluzionario

iPod è stato lanciato dalla mente rivoluzionaria di Steve Jobs qualche mese dopo aver portato alla ribalta iTunes, il software Apple che permetteva di acquistare singoli brani musicali e organizzarli in cartelle. Sembra passata un'era geologica, ma fino al 2019 è stato il sistema di gestione della musica per i dispositivi del colosso statunitense, fino a che ha lasciato il posto a tre app differenti: quella per la musica, per i podcast e, ultima, Apple Tv. iTunes e iPod sono state a loro modo un'intuizione epocale, che da una parta hanno segnato il passaggio dalla musica analogica a quella digitale e dall'altra hanno riportato quest'ultima nell'alveo della legalità, in un periodo in cui hanno imperversato le applicazioni per scaricare illegalmente la musica.

Nel corso di due decenni iPod ha saputo rinnovarsi, mantenendo sempre un design elegante e minimal, con una rotella di scorrimento per la navigazione e una capienza via via sempre più ampia: dai 5GB iniziali, infatti, si è passati ai 256 di iPod Touch, ancora in commercio. Si sono alternate diverse varianti, dall'iPod mini all'iPod nano allo shuffle. Un percorso di crescita e innovazione costante, fino a che gli smartphone hanno preso il sopravvento, riuscendo a coniugare chiamate, fotocamere e app per l'ascolto della musica.

Quello che c'è oggi in commercio è un iPod per nostalgici, un'icona che permette anche di utilizzare molte app disponibili su iPhone, ma senza quell'innovazione che gli permetterebbe di ritagliarsi ancora una fetta di mercato e l'interesse dell'utenza. Come tutte le storie belle, anche la sua è giunta a conclusione. Rimarrà sempre il ricordo di un lettore musicale che ha segnato più di ogni altro la vita di milioni di persone in giro per il mondo.

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