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Martedì, 23 Aprile 2024
La crisi

Il crollo di Netflix: stretta sulle condivisioni e abbonamento con pubblicità

Il primo calo di clienti da oltre dieci anni porta il colosso dei servizio di streaming a correre ai ripari

Conti disastrosi per Netflix e la società statunitense colosso globale dello streaming deve correre ai ripari: i numeri sono impietosi con la perdita di 200.000 abbonati in tutto il mondo rispetto alla fine del 2021 (complice la sospensione del servizio in Russia dove sono stati persi 700mila abbonati), il primo calo di clienti da oltre dieci anni. Tra le possibili soluzioni, abbonamenti meno cari con l'inserimento di pubblicità e una 'stretta' sulla condivisione delle password.

Stop alle condivisioni

Nella lettera trimestrale agli azionisti Netflix ha preannunciato la stretta globale sulla condivisione delle password per mettere fine alla pratica dilagante di prendere in prestito le informazioni di accesso di un membro della famiglia o di un amico e usarle senza pagare un abbonamento al servizio. In tutto il mondo, secondo Netflix, sono più di 100 milioni le famiglie che stanno probabilmente utilizzando una password condivisa. La strada sarebbe quella di introdurre maggiori controlli sui sistemi di accesso, con un numero di dispositivi predeterminato in base ad un'opzione di abbonamento che consenta la condivisione della password tra un certo numero di persone. Attualmente l’uso degli account dovrebbe essere limitato a un solo nucleo di utenti, che a seconda del tipo di abbonamento possono vedere contenuti contemporaneamente su dispositivi diversi tramite i loro profili.

Arriva la pubblicità

L'altra opzione valutata da Netflix è l'introduzione di un abbonamento più economico degli attuali, e sostenuto in parte dalla pubblicità. La scelta di Netflix di alzare i prezzi dei propri abbonamenti lo scorso gennaio non è stata di certo ben accolta. La società non rivedeva i propri prezzi da quasi due anni e in seguito agli aumenti molti hanno preferito abbandonare il servizio, magari orientandosi verso piattaforme concorrenti.

Negli Stati Uniti altri servizi come Hulu offrono un catalogo piuttosto ricco, ma a prezzi contenuti se si utilizza l’opzione con la pubblicità. In passato i dirigenti di Netflix avevano sempre detto di essere contrari a piani in abbonamento con la pubblicità, ma visti gli ultimi andamenti ora stanno riconsiderando la possibilità.

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