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Venerdì, 19 Aprile 2024
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"Obsolescenza programmata", che cos'è è perché Apple e Samsung sono state multate

Con una pronuncia che si delinea come storica l'Antitrust, il Garante italiano dei consumatori, ha sanzionato i due giganti della telefonia con 10 milioni di euro di multa per Apple e 5 milioni di euro di multa per Samsung

Quando esce un nuovo telefono il tuo non funziona più o funziona peggio? iPhone lentotelefono rallentato: succede ogni anno, ogni volta che Apple o Samsung rilasciano nuovi prodotti i clienti si lamentano del fatto che i loro vecchi telefonini smettano di essere performanti. Questo è un fatto certificato anche dall'impennata delle ricerche su google in corrispondenza delle presentazioni di nuovi modelli da parte della casa Americana o Sudcoreana.

Già nel 2017 il New York Times aveva approfondito la questione dei rallentamenti, un fenomeno talmente diffuso che ha fatto sorgere in tanti il sospetto che che le aziende tecnologiche paralizzino intenzionalmente smartphone e computer per garantire che le persone comprino i nuovi modelli. All'inizio del 2018 inoltre Apple aveva fatto scalpore dopo aver riconosciuto di rallentare volontariamente i vecchi modelli di smartphone in relazione al deterioramento della batteria, ma aveva negato di aver fatto qualcosa per accorciare la vita dei suoi dispositivi.

Oggi con una pronuncia che si delinea come storica il Garante italiano dei consumatori (l'Antitrust) ha sanzionato i due giganti della telefonia con 10 milioni di euro di multa per Apple e 5 milioni di euro di multa per Samsung per "aver imposto ai consumatori di scaricare aggiornamenti software colpevoli poi di rendere meno efficienti o mal funzionanti modelli di smartphone nuovi e costosi.

La sanzione più alta comminata ad Apple è stata giustificata dal garante per la concorrenza dal fatto che la casa di Cupertino non avrebbe correttamente informato gli utenti, peraltro, della deteriorabilità delle sue pile al litio.

Le due aziende hanno violato gli articoli 20, 21, 22 e 24 del nostro Codice del Consumo. Ed è la prima decisione al mondo che colpisce la "obsolescenza programmata" per la quale Apple, ad esempio, deve rispondere davanti ai tribunali francesi.

Samsung è stata sotto i riflettori dell'autorità garante dei consumatori per il Note 4, che avrebbe smesso di funzionare dopo gli aggiornamenti di sistema imposti ai possessori. Apple invece è stata sotto indagine per i modelli dell'iPhone 6, 6 Plus, 6s, e 6s/Plus.

Dopo una lunga indagine, l'Antitrust ha accertato che gli aggiornamenti del software (firmware) "hanno provocato gravi disfunzioni e ridotto in modo significativo le prestazioni" degli smartphone inducendo le persone a metterli da parte per comprare modelli ancora più nuovi, ancora più cari. 

Che cosa è l'obsolescenza programmata

L'obsolescenza pianificata è una pratica commerciale di cui si parla già da molti anni ma che è diventata oggetto di aspre critiche con il boom degli smartphone. Si parla di obsolescenza programmata o pianificata in riferimento ad una strategia per definire il ciclo vitale di un prodotto in modo da limitarne la durata a un periodo prefissato.

Accade quindi che il prodotto diventi inusabile dopo un certo tempo. Oppure - ma qui siamo nel campo della obsolescenza -  succede che agli occhi del consumatore il prodotto appaia obsoleto messo in confronto con i nuovi modelli che sembrano più moderni, sebbene dal punto di vista funzionale siano poco o niente diversi da quello meno recente. L'operazione viene criticata dai gruppi di consumatori come non etica e si sospetta che sia particolarmente diffusa nel settore dell'elettronica, producendo così montagne di rifiuti non riciclabili ogni anno.

Tuttavia è bene ricordare che , dal momento che i rallentamenti accadono per l'aggiornamento del software, è possibile predndere delle contromisure.

Come evitare che un telefonino rallenti o invecchi precocemente

L'aggiornamento del software così come proposto in maniera semplificato dalle aziende tecnologiche non è il modo migliore per prendersi cura del proprio device. Una pratica migliore è il backup di tutti i dati e l'eliminazione di tutto dal dispositivo prima di installare il nuovo sistema operativo. Questa "installazione pulita" funziona in modo più affidabile.

Fare manutenzione: impostazioni di ripristino

Fare un po' di manutenzione è sempre una buona norma per velocizzare i device. A lungo termine infatti un sistema operativo accumula file di sistema, impostazioni, registri e altri dati che gli esperti chiamano questo "cruft" e che possono rallentare i dispositivi.

Per i computer, ci sono alcune app per la pulizia del tuo sistema. Gli utenti Mac possono scaricare un'app gratuita denominata Onyx e gli utenti di Windows possono eseguire un'utilità di pulizia inclusa nel sistema. Per iPhone e dispositivi Android, è possibile aprire l'app delle impostazioni e selezionare le impostazioni di ripristino.

Attenzione allo spazio disponibile: troppi dati rallentano

I dispositivi funzionano più velocemente quando è disponibile più spazio di archiviazione, in parte perché il dispositivo ha bisogno di spazio per spostare i dati e scaricare gli aggiornamenti software, in parte per il modo in cui la tecnologia di archiviazione funziona all'interno di smartphone e laptop moderni. Se un sacco di spazio è occupato, i dati diventano affollati e il dispositivo può sembrare lento.

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