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Giovedì, 25 Aprile 2024
Come difendersi

"È stata richiesta una spesa di 284 euro": la truffa che ti svuota il conto corrente

I tentativi di phishing sono sempre più raffinati e pericolosi per gli utenti. Ecco un esempio

La truffa è particolarmente insidiosa. Tutto inizia con un sms il cui mittente è simile a quello di Poste Italiane o di altri famosi istituti di credito. In realtà, meglio premetterlo, le società in questione non c'entrano nulla perché dietro quel messaggio si nascondono invece dei truffatori il cui obiettivo è uno solo: svuotare il conto corrente di chi cade nel tranello. 

L'sms recita: "Gentile cliente, è stata richiesta una spesa di 284 euro, se non è lei seguire il link". L'importo ovviamente può variare, ma non le modalità del raggiro. Se l'utente segue il link finisce su un sito (che ovviamente ricorda quello di Poste o di altre banche) dove viene invitato a inserire i propri dati per bloccare il presunto bonifico. Non solo. Come spiega "Il Sole 24 Ore", il malcapitato riceve anche una chiamata dei truffatori che gli chiedono, mostrando una certa urgenza, di comunicargli la password, fingendo ancora una volta che il loro unico fine sia bloccare quel fantomatico pagamento di cui l'utente non sa nulla. Il problema è che se l'utente abbocca chi è all'altro capo del telefono ha tutti i dati che gli servono per accedere al conto corrente della vittima ed effettuare bonifici a piacimento.

La truffa in realtà non è del tutto nuova essendo stata segnalata più volte anche nei mesi scorsi, fin da gennaio, con modalità analoghe. Ma ultimamente le segnalazioni che si trovano in rete sono diventate parecchie. "È arrivato dalla mia banca, come sms, questo messaggio" scrive ad esempio una donna, segnalando su Facebook la disavventura in cui è incappata. "Gentile cliente, la informiamo che il nostro sistema di sicurezza ha sospeso il pagamento di euro 390,90 a causa di un elevato rischio frode, se quest'operazione non è stata richiesta da lei la invitiamo a contattare il (segue numero di telefono, ndr). Distinti saluti". "Era una frode - si legge ancora nel post - e ci sono cascata perché il messaggio veniva dalla banca! Attenzione amici".

E sì, bisogna prestare attenzione perché i tentativi di phishing sono diventati davvero molto raffinati e chi li mette in atto sa benissimo come indurre l'utente a comunicare i proprio dati. Nel caso in questione il correntista teme di perdere i soldi di un fantomatico bonifico che non ha mai effettuato e dunque è portato ad agire in fretta, senza avere il tempo di riflettere sul da farsi. In questi casi è invece bene prendersi qualche secondo di tempo per capire chi abbiamo davanti. In una guida pubblicata sul proprio sito, le stesse Poste Italiane ricordano che mai e per nessuna finalità chiedono all'utente le credenziali di accesso, i dati delle carte o i codici segreti. All'utente inoltre, si legge, non verrà "mai richiesto di disporre transazioni di qualsiasi natura paventando falsi problemi di sicurezza". 

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