Apple Arcade e Google Stadia a confronto, piattaforme con la stessa voglia di emergere
I due servizi offrono una lista di videogiochi tramite abbonamento mensile. Entrambi sono stati rilasciati nel 2019 e hanno target diversi in relazione ai titoli proposti nelle loro librerie
Entrare nel mondo dei videogiochi come produttori di piattaforme o comunque offerte allettati ai giocatori non è una missione semplice. Ci sono dei colossi come Microsoft e Sony su tutte che hanno trovato la formula giusta per portare nelle case di tutti gli appassionati il meglio che ci possa essere in termini di titoli rilasciati. C’è chi, poi, arrivando dopo ha cercato di inserirsi nel mercato proponendo la propria idea. Stiamo parlando di Apple Arcade e Google Stadia, concetti diversi per interpretare un unico tema.
Mettere in relazione le due piattaforme in questione è un’impresa, bisogna dirlo subito. Evidentemente non parliamo di due servizi sullo stesso piano. Ognuno ha il suo target e i suoi titoli in lista, ma le due multinazionali Apple e Google hanno comunque deciso di intraprendere una strada parallela che porta all’unica meta: il videogioco.
Affinità
Trovare delle differenze è più semplice, ma alcune somiglianze tra Google Stadia e Apple Arcade sono presenti. Innanzitutto la tipologia di offerta. Siamo davanti a due “liste” di videogiochi da poter giocare in qualsiasi momento e su più dispositivi.
In termini di supporto mobile, Apple ovviamente predilige le proprie creazioni come iPhone, iPad, Mac e Apple TV. La storia è declinata evidentemente in modo diverso per Google Stadia, ma anch’essa permette di giocare davvero in più parti, dalla Tv al Pc passando al mobile compatibile.
Entrambe le piattaforme dando l’opportunità di sottoscrivere un abbonamento mensile, così da poter poi avere accesso alla libreria di videogiochi offerti. Alcuni titoli, poi, hanno la peculiare ed ottima caratteristica di essere essenzialmente delle esclusive. Sia Google che Apple, se pur in maniera contenuta per la prima e più imponente per la seconda, hanno delle realtà presenti solo nella loro offerta.
Differenze
Aggrappandoci ancora all’abbonamento ci spostiamo dai lati in comune a ciò che invece colloca su due piani decisamente diversi le piattaforme in questione. Lato Apple si può testare l’intero servizio con un classico mese di prova, prima di dover pagare 4,99 euro per ogni mensilità. Una volta fatto il tutto si avrà libero accesso alla lista di giochi, da utilizzare in qualsiasi momento e senza costi aggiunti.
Cambiando sponda, troviamo un Google Stadia più diversificato. Lo Stadia Pro da 9.90 euro al mese è il più simile a ciò che offre Apple Arcade, dando infatti la possibilità di giocare ai videogiochi presenti ma con una limitazione. Alcuni titoli, non nel catalogo, vanno acquistati separatamente, potendo anche sfruttare una serie di sconti. Esiste, poi, una versione base.
La prima vera differenza, dunque, è legata al fatto che una volta sottoscritto l’abbonamento ad Apple Arcade si avrà libero accesso ad ogni titolo, a differenza di Google Stadia dove a discrezione del videogiocatore si potrà fare qualcosa in più.
Come ben sappiamo anche in termini di controller troviamo una differenza. La maggior parte delle periferiche in circolazione sono compatibili con i giochi dell’Apple Arcade, mentre per Google Stadia è disponibile un controller dedicato al prezzo di 69 euro.
Chiusi i capitoli meno importanti, apriamo la differenza più grande e marcata che rende Apple Arcade e Google Stadia non dei concorrenti ma quasi complementari. Averli entrambi, infatti, permetterebbe di possedere sia il meglio di giochi affini al mondo mobile che i tripla A del calibro di Assassin’s Creed Odyssey tanto per fare un nome.
Ecco, la vera differenza è nel target videoludico scelto. Su Google Stadia si trovano dei videogiochi di primissimo livello che girano anche su Ps4 e Xbox One, motivo per il quale l’aggiunta del controller e di una risoluzione fino a 4kUltraHd sono necessarie. Diverso, invece, per Apple Arcade che con l’offerta a disposizione offre una varietà incredibile senza però sfociare il produzioni gigantesche. Obiettivi diversi, dunque, ma due offerte che soddisfano molti videogiocatori, rappresentando delle valide piattaforme in cui trovare davvero un mondo videoludico ben assortito.