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Martedì, 16 Aprile 2024
Tecnologia

Ma il WiFi fa davvero male alla salute?

Una donna inglese sostiene di aver sviluppato un'ipersensibilità alle onde emesse dagli apparecchi elettronici. Il suo non sarebbe un caso isolato

Mary Coales è una 63enne inglese che da qualche tempo è costretta a vivere chiusa in casa, impossibilitata a uscire, andare al cinema, fare la spesa. Ogni volta che esce in strada, è trafitta dai dolori ed è costretta a tornare subito in casa. L'unica soluzione è indossare una giacca speciale fatta di poliammide e argento, che la protegge dalle radiazioni provocate dal wifi e dai segnali dell'apparecchi cellulare.

Il suo caso, scrive il Daily Mail, è uno dei tanti che stanno venendo a galla in questi ultimi tempi. Mary soffre della sindrome da intolleranza  e ipersensitività elettromagnetica, ossia crede che a farla ammalare siano gli apparecchi elettrici. Una convinzione diffusa tra più di 3 milioni di persone, ossia il 5 per cento della popolazione, sostiene il Daily Mail, che ritengono di soffrire di un disturbo a causa dell'elettrosensitibilità.

Chi soffre di questa sindrome, lamenta spesso dolori, mal di testa, stanchezza, nausea, problemi respiratori e - in alcuni casi - paralisi. Temono inoltre di contrarre qualche forma di cancro, insieme a malattie autoimmuni e disordini neurologici.

Non c'è nessuna prova concreta che leghi questi dolori con le onde prodotte dal wifi, ma sono numerosi gli studi che sostengono il contrario.

"L'elettrosensibilità è una malattia molto grave", ha spiegato il dottor Andrew Tresidder. "Non sappiamo esattamente perché avviene, ma, considerando quanto le nostre cellule siano sensibili ai differenti tipi di onde, come luce o suono, sarebbe sorprendente se non fossimo sensibili anche ad altri tipi di frequenze, come quelle radio". 

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