"Le Bal des Folles" su Prime è un film francese da vedere anche se non si amano i film francesi
La recensione del film di e con Mélanie Laurent uscito su Amazon
È uscito di venerdì 17 settembre, la protagonista parla con i morti: una coincidenza singolare, per Le Bal des Folles, il film diretto e interpretato (ma non da protagonista) da Mélanie Laurent, l'attrice e regista francese che nel 2009 ha fatto innamorare mezzo mondo con la sua Shoshanna in Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino.
E la sua frequentazione hollywoodiana si nota anche in questo film, consigliato anche a chi di solito non ama i film francesi, proprio perché Le Bal des Folles ha un taglio e uno stile dal sapore internazionale, in grado di incontrare i gusti di un pubblico più ampio dei soli appassionati di cinema transalpino.
Le Bal des Folles, la trama del film su Prime Video
Tratto dall'omonimo libro di Victoria Mas (pubblicato da e/o con il titolo Il Ballo delle Pazze), Le Bal des Folles è ambientato nella Parigi di fine '800.
Eugénie Clery (Lou de Laage), è una giovane bellissima e brillante, membro di un'importante famiglia, e ha un potere speciale: può sentire i morti.
Cerca di nascondere questa cosa ai suoi familiari, finendo per confidarsi con il fratello Théophile, che in buona fede lo racconta al severo padre. Risultato: Eugénie viene portata all’ospedale psichiatrico La Pitié Salpétrière senza alcuna possibilità di sottrarsi al suo destino.
In questo ospedale sono ricoverate donne a cui sono state diagnosticate varie forme di disturbi fisici o mentali, ed Eugénie finisce per legare con Geneviève Gleizes, un'infermiera grigia e monotona (sotto cui c'è la meravigliosa Laurent).
Pur cercando in ogni modo di farsi dimettere dall'ospedale, Eugénie fa amicizia con alcune pazienti, molto elettrizzate perché sta per arrivare il giorno del grande ballo, in cui le pazienti potranno vestirsi come vorranno e uscire dalle mura dell'ospedale per incontrare nuove persone...
Cosa succede ai poteri di Eugénie in ospedale? Convincerà qualcuno che non è pazza? Parteciperà al ballo? Ovviamente non rispondiamo a queste domande per non fare spoiler, ma vi invitiamo a dare uno sguardo al trailer del film per farsi un'idea più precisa di questo Le Bal des Folles.
Cosa (e chi) c'è di reale in Le Bal des Folles
Il film, così come il libro, inserisce le storie di Eugénie e Geneviève in un contesto storico e sociale piuttosto preciso, quello delle cliniche psichiatriche del XIX secolo, per denunciare diagnosi e trattamenti che oggi non possiamo che ritenere irrispettosi della dignità umana.
In particolare, Le Bal des Folles parla di alcuni personaggi storici. Il più importante è il dottor Jean-Martin Charcot, il direttore della clinica neurologica dove si trova Eugénie. Charcot è stato un famoso professore ed è considerato il pioniere della neurologia:è noto principalmente per i suoi studi neuropsichiatrici sull'isteria (che ispirarono Sigmund Freud) e per essere stato il primo a identificare e descrivere alcune malattie neurologiche importanti come la sclerosi laterale amiotrofica (detta infatti anche malattia di Charcot).
A Charcot venivano affidate donne con diagnosi di isteria, "pazzia", egomania, epilessia e altri tipi di disturbi. La sua paziente più famosa fu Louise Augustine Gleizes, che sotto ipnosi indotta dal dottor Charcot esponeva pubblicamente i suoi sintomi di paziente affetta da isteria. Come è facile notare, nel film questo personaggio c'è e si chiama Louise (mentre Gleizes è il cognome di Geneviève). Infine, in un ruolo secondario, in Le Bal des Folles c'è anche il dottor Joseph Babinski, quello del test chiamato "segno di Babinski".
Perché vedere Le Bal des Folles
Come abbiamo detto all'inizio, Le Bal des Folles è un film che merita di essere visto anche da (e consigliato a) chi solitamente non ama i film francesi.
Il primo motivo è quello diciamo "sociale", perché Le Bal des Folles accende i classici riflettori sulle condizioni storiche dei pazienti psichiatrici, o meglio delle pazienti psichiatriche (e dei medici sempre rigorosamente uomini). Una sorta di Qualcuno volò sul nido del cuculo al femminile, in un certo senso, con in più il coraggio di lanciare accuse piuttosto precise a personaggi storici che forse, secondo l'ottica di questa storia, andrebbero rivalutati.
In secondo luogo, Le Bal des Folles è un film senza troppi fronzoli né manierismi, che racconta le miserie umane - quelle vere e quelle presunte - in modo diretto, ma anche con un fondo di umana pietà. Insomma, la trama procede alquanto spedita, senza indugiare troppo sul dolore ma neanche con eccessiva superficialità.
Non mancano i momenti di amarezza, ma ogni tanto c'è anche uno spiraglio di luce a dare quell'istante di leggerezza necessaria a far respirare gli spettatori. In definitiva, Laurent confeziona un film ben fatto, profondo quanto basta e godibile il giusto. Ecco perché ci sentiamo di consigliare Le Bal des Folles a tutti, anche a chi di solito salta a piè pari i film francesi.