Giannetta-Lastrico insieme sul set (e non solo): "L'amicizia non è una sottomarca"
I due attori tornano a recitare insieme in Don Matteo 13. Tra loro un feeling artistico ma soprattutto umano
(Sopra la videointervista a Maurizio Lastrico e Maria Chiara Giannetta)
Un amore naufragato e un'amicizia ritrovata. Li avevamo lasciati così il Capitano Anna Olivieri e il pm Marco Nardi, che nella tredicesima stagione di Don Matteo saranno protagonisti di nuovi colpi di scena nella loro relazione. Parola dei protagonisti, Maria Chiara Giannetta e Maurizio Lastrico, che abbiamo incontrato oggi: "Il loro rapporto cresce, la loro umanità cresce, speriamo che cresca anche il livello comico - dice a Today l'attore genovese - Abbiamo cercato di portare una comicità ancora più profonda, ma cresce proprio la qualità di scrittura della storia e noi ci siamo dentro. La nostra affinità recitativa credo sia cresciuta".
Non solo quella. Il feeling artistico è diventato umano, come abbiamo visto anche a Sanremo - dove hanno portato un monologo in cui si è vista tutta la loro complicità - e come ci conferma l'attrice: "L'altroieri anche la mia terapeuta mi ha detto: 'Con questo Maurizio siete proprio tanto amici'. E' un rapporto nato così. All'inizio, lui genovese, io pugliese, ci siamo dovuti un attimo incastrare nei modi di essere, però proprio questa cosa ha fatto sì che una volta nata l'amicizia è proprio onestà nel modo di essere. Se devo fare un provino lo chiamo e viceversa, gli chiedo consigli per tutto, è una delle prime persone che chiamo perché mi dà una sincera opinione, senza filtri e senza ferirmi". Una bella amicizia, che non ha nulla da invidiare all'amore, precisa Lastrico: "L'amicizia ha un suo valore, non è la sottomarca. Delle volte capita. Sono fortunato che mi sia capitato con Maria Chiara, perché ha una predisposizione verso l'arte, verso il prossimo e verso le differenze delle persone che spero sia rara e non unica".
L'assenza di Terence Hill
Un'amicizia rara, come raro è trovare un cast così affiatato come quello di Don Matteo, che quest'anno però ha dovuto fare a meno di Terence Hill. "E' mancato molto la sua professionalità" spiega Maria Chiara Giannetta, che descrive così l'attore: "Un uomo che ha visto set quando noi non eravamo ancora nati, ha quel modo di trattare tutti, dal primo all'ultimo, come persone e questo non è scontato". Per loro un maestro più che un collega: "Una cosa che ci ha insegnato è affrontare con responsabilità quasi mistica il nostro lavoro - racconta Lastrico - perché andiamo a raccontare a tante persone gli essere umani. Non è una cosa vitale ma ha la sua importanza e farlo con amore è il messaggio più forte che possiamo dare".