“MasterChef 3” è lo show delle sorprese e nella settima puntata ci sono stati più di un colpo di scena.

Si comincia con la Mistery Box a base di frutti di mare. I piatti migliori sono quelli di Enrica, Almo e Michele e alla fine vince Almo.

Niente Invention Test stavolta, né per lui (che sarà il capitano della sfida a squadre) né per gli altri. Tocca agli ultimi sei eliminati, che avranno la possibilità di essere ripescati. Tra loro c’è anche Beatrice, squalificata ed eliminata nella scorsa puntata per aver infranto le regole facendosi prestare del pan di spagna al posto del suo che non si era cotto (la sua presenza non piace a molti, soprattutto ad Eleonora). Per loro è prevista una prova da 45 minuti: possono scegliere due ingredienti a testa tra un totale di 12 e hanno a disposizione solo acqua e farina. È il momento dell’assaggio del “piatto del riscatto”. Escono - ancora una volta - Ludovica, Laura, Jessica e Giorgio.

Michele G. e Beatrice dovranno sfidarsi a colpi di cannelloni ricotta e spinaci. A giudicare non saranno Cracco, Barbieri e Bastianich ma i concorrenti ancora in gara, che assaggeranno i piatti senza sapere chi li ha cucinati. Vince Beatrice. Ed è polemica. Lei festeggia piangendo e facendo il gesto dell’ombrello.

La gara si sposta in Maremma per la prova esterna: grigliata mista di carne e acquacotta. Vince la squadra rossa di Almo contro i blu di Salvatore, che finiscono al Pressure Test: la sfida è fare quante più omolette possibili con un uovo di struzzo. Alberto, Beatrice e Rachida si salvano. Marco e Salvatore sono state i peggiori e alla fine è proprio Marco a essere eliminato.