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Sabato, 2 Dicembre 2023

Stefano Pagliarini

Responsabile redazione

Standing ovation per Achille Lauro che divide il mondo cattolico

Applausi per Achille Lauro a Sanremo 2022, ma non per la prestazione canora. Quella sinceramente mi ha indotto ad alzarmi dal divano e andare a prendere un bicchiere d’acqua. Ho approfittato per saziare una certa sete e godermi le canzoni successive che, immaginavo, sarebbero state migliori di quella che stava aprendo il Festival. Quella scelta mi ha portato però a perdere la performance finale. Solo stamattina ho scoperto come in realtà avesse fatto scalpore per la sua esibizione, nella parte in cui metteva in scena il sacramento del battesimo. Me ne sono accorto quando ho visto le reazioni indignate di cardinali e vescovi, che stigmatizzavano il comportamento del cantante, definendo quel gesto un vero e proprio atto satanico. Non mi ha sorpreso. Achille Lauro in mezzo a queste bufere ci sta più che comodo e non mi ha neppure stupito che qualcuno sia rimasto scandalizzato dall’”artista eretico”, provocatore (in senso non violento) della sensibilità cattolica.

Insomma sono rimasto annoiato dalla canzone, dalla messa in scena del battesimo e ancor di più dall’indignazione di alcuni esponenti della Chiesa cattolica. Su tutti il cardinale Gianfranco Ravasi e il vescovo di Ventimiglia e Sanremo Antonio Suetta. Quello che mi ha veramente colpito è stata la levata di scudi a favore del cantante da parte dei Papaboys, cioè i giovani cattolici che partecipano alle manifestazioni in cui è presente il Papa, in particolare le Giornate mondiali della Gioventù. "Achille Lauro non si tocca. Il satanismo è altro” ha spiegato Daniele Venturi, leader dei Papaboys. "Lauro è più evangelizzatore dei preti di oggi. E' l'unico che parla con un pubblico giovanissimo. Tantissimi quindicenni di periferia da ieri sera sanno che esiste una cosa che si chiama battesimo. In tanti non sapevano che cosa fosse fino a ieri: o perché non vanno al catechismo o perché non hanno mai avuto il primo annuncio. Achille Lauro è più evangelizzatore dei nostri preti di oggi”. Insomma Achille Lauro, non solo non è blasfemo, ma viene elevato a buon predicatore. 

Alla fine quindi devo ricredermi. Devo alzarmi e applaudire con forza Achille Lauro perché è riuscito a spaccare il mondo cattolico. E’ riuscito davvero a comunicare qualcosa. E' riuscito contemporaneamente a essere eretico per le istituzioni ecclesiastiche e addirittura evangelico per i giovani cattolici fan di Papa Francesco. E’ riuscito a mostrarci la frattura tra generazioni a confronto, anche su un tema così delicato come quello di un sacramento. Questa è stata la nota più forte e melodica della presenza di Achille Lauro sul palco dell’Ariston. Standing ovation.

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