Marco Mengoni e l'aneddoto dopo la vittoria: "Stanotte ho contato le foglie della palma"
Il vincitore ha parlato della grande emozione provata e dei progetti futuri, tra cui l'Eurovision
Marco Mengoni pensa già al futuro, da domani tornerà a lavorare, ma potrà farlo guardando i suoi due trofei conquistati al Festival (il primo lo ha vinto nel 2013 con L'essenziale). Ospite da Mara Venier, in occasione dello speciale Sanremo di Domenica In, il cantautore ha parlato dell'emozione grandissima che ha provato nel momento della proclamazione e della vicinanza con i suoi follower.
"Da domani penso all'Eruovision, ma continuerò anche a lavorare alla terza parte della mia trilogia", ha annunciato Mengoni. "Ieri sera mi sono messo a contare le foglie della palma del premio. Sono 27, noi in gara eravamo 28, secondo me è un segno, voglio vederlo come un omaggio a tutti gli artisti che hanno partecipato a questo Festival", ha raccontato con il sorriso il cantante.
La padrona di casa ha poi voluto chiedere una riflessione all'artista in merito al podio tutto al maschile: "Mi dispiace che non ci sia stata una donna nella top 5, ma è stato bello perché nel tuo discorso hai pensato a noi, hai avuto un pensiero per noi donne. Una forma di grande rispetto".
"Se guardiamo all'estero le prime posizioni sono delle donne e fa riflettere - ha spiegato il vincitore -, questo premio l'ho dedicato a tutte, c'erano delle artiste strepitose in gara... Giorgia ad esempio ha ispirato generazioni di cantanti". "Sanremo dona il premio, ma l'affetto del pubblico è la vittoria. Quindi vedremo poi le canzoni quale risposta avranno" ha poi concluso Mengoni prima di cantare la sua "Due vite".
La vita privata di Marco Mengoni: dall'età agli amori alle origini
"La prima chiamata? A mamma"
"Il successo di questi anni? Sono nato in un paese piccolo, con mio nonno e gli animali, quindi so cosa significa essere umile e ne sono orgoglioso: questa cosa mi ha aiutato tanto. Per le esibizioni, soprattutto quella di ieri, l'orchestra è stata fondamentale. Al Marco di dieci anni fa dico che si può sbagliare e che bisogna osare", così Marco ha risposto alle domande dei giornalisti.
"La prima telefonata? A mia mamma, ma non mi ha risposto subito perché stava festeggiando in piazza", ha spiegato con il sorriso sul volto.