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Sabato, 2 Dicembre 2023
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Se siete amanti del vino naturale, "Borderwine" è l'evento che fa per voi

Domenica 19 e lunedì 20 giugno torna, a Passarino, in provincia di Udine, il Salone Transfrontaliero del Vino Naturale Borderwine, uno degli appuntamenti più attesi del settore, con oltre 70 cantine, degustazioni, masterclass, le proposte food, musica dal vivo e teatro

Se siete amanti del vino naturale e sempre alla ricerca di nuove mete per i weekend all’insegna dei prodotti tipici, del relax e della bellezza, ecco l’idea perfetta: un viaggio enogastronomico nel nord-est, dedicato al vino prodotto “secondo natura”. Domenica 19 e lunedì 20 giugno torna il Salone Transfrontaliero del Vino Naturale Borderwine, uno degli appuntamenti più attesi del settore, con oltre 70 cantine, degustazioni, masterclass, le proposte food, musica dal vivo e teatro.

L’edizione 2022 si svolge per la prima volta a Passariano, ad una ventina di km da Udine, nel sontuoso parco di Villa Manin, dimora veneta del ‘600 che rappresenta uno dei simboli più conosciuti del turismo e della cultura del FVG, sede di mostre, eventi e dei grandi concerti dell’estate. Da Villa Manin, si possono raggiungere in poco tempo le città di Udine e Pordenone, si può proseguire verso la montagna o il Collio oppure puntare a sud verso il mare di Lignano Sabbiadoro o di Grado, il tutto ad un’ora di macchina al massimo.

Il programma di Borderwine

Saranno oltre 70 i vignaioli presenti tra Friuli Venezia Giulia, Italia, Austria, Slovenia, Francia e Spagna per oltre 250 etichette.

I criteri per poter partecipare come produttori a Borderwine rimangono gli stessi: scelta dei terreni, rispetto della loro biodiversità, esclusione di qualsiasi tipo pesticidi, additivi o di manipolazione chimica o fisica. Produrre vino naturale per Borderwine significa guardare al futuro non solo dell’enologia, ma dell’agricoltura in genere, opponendosi alla logica che vuole una produzione continua e massiccia ad ogni costo.

Da non perdere le degustazioni speciali come la verticale di Ribolla di Radikon, o la masterclass guidata da Gaetano Saccoccio che torna a Borderwine per far scoprire tutti i segreti di Lino Maga, volto del Barbacarlo, il vino diventato “mito” nell’Oltrepò pavese. E poi la degustazione di ReValpo, l’associazione che unisce sette produttori della Valpolicella che condividono un’idea di produzione che rispetta gli antichi ritmi della terra.

Ad accompagnare i calici, ovviamente l’offerta gastronomica firmata Borderwine che ha selezionato le eccellenze del territorio dal FVG: non possono mancare le focacce e le proposte che uniscono FVG e Puglia di Mamm di Udine, per poi passare alla pizza romana e pluripremiata di Tajo (Udine), alla cucina naturale del Ristorante Al Tiglio di Moruzzo (UD), fino ai piatti del Bistrot Mimì e Cocotte di Trieste e a quelli di Anna Barbina, chef dell’Osteria Contemporanea di Lavariano (UD).

Evento Speciale - PAROLE AL VINO, domenica ore 20

Sul palco di Borderwine “Parole al vino”, lo spettacolo di Francesco Quarna e Maurizio Rossato, due protagonisti della programmazione di Radio Deejay, che unisce vino e poesia: un emozionante intreccio di musica e parole dei grandi autori della letteratura contemporanea, scelti in base al loro rapporto con il vino e con il territorio. Ogni spettacolo di “Parole al vino”, infatti, è unico perché viene costruito in base al luogo in cui va in scena, e quindi ai vini che vengono prodotti, agli autori locali o scegliendo le opere di chi ci ha vissuto. Oltre al vino e alla poesia, un altro elemento fondamentale dello spettacolo è la musica: l’intero incontro è accompagnato da un sottofondo musicale che immerge il pubblico in un affascinante viaggio fatto di parole ed emozioni.

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Villa Manin: un po’ di storia

Grandioso e armonico complesso settecentesco, oggi sede di importanti mostre d'arte di livello internazionale. È una delle ville venete più grandi d’Italia e fu la prestigiosa dimora dei nobili Manin, tra cui Lodovico, ultimo doge della Repubblica di Venezia. Fu proprio qui che, nel 1797, Lodovico dovette assistere alla firma del Trattato di Campoformido con cui Napoleone decretò la fine della Serenissima.

La villa è aperta al pubblico solo in occasione di mostre ed eventi, mentre è sempre visitabile il parco monumentale all’inglese che la circonda, una vera e propria oasi di 18 ettari che custodisce alberi secolari e statue allegoriche. Il giardino dei conti Manin nasce per incantare: appena lo vide, Goldoni ne rimase entusiasta. «Un soggiorno degno di un re» scrisse nelle sue memorie.

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