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Martedì, 23 Aprile 2024
TRAFFICO AEREO / Roma

Fiumicino, ancora caos: stavolta è "colpa" delle low cost

Nove ore di ritardo: è l'odissea dei passeggeri di un volo della Vueling partiti da Torino. Chi doveva viaggiare verso la Sicilia è invece rimasto a terra: manca la coincidenza. Intanto Aeroporti di Roma chiede scusa

FIUMICINO (ROMA) - A due giorni dall'incendio, e il giorno dopo il blackout, è ancora caos a Fiumicino: un centinaio di passeggeri, giunti poco dopo le 5 con un volo della low cost spagnola Vueling partito da Torino con circa 9 ore di ritardo, ha protestato ai banchi della compagnia. Diretti, dopo lo scalo a Roma, a Palermo e a Catania sono rimasti a terra per l'assenza della coincidenza. 

IL CASO VUELING - Continua, quindi, a tenere banco il caso delle low cost e, in particolare, della Vueling. Ieri sera l'Enac, in una nota, bollava come "particolamente critica" la situazione della compagnia spagnola "che ha cancellato numerosi voli. I problemi di operatività di questo vettore verosimilmente si ripercuoteranno sull'operativo anche dei prossimi giorni. I passeggeri che hanno in programma di viaggiare con la Vueling - spiega poi l'ente - sono invitati a verificare con la compagnia stessa l'operatività dei propri voli".

Brucia la pineta, caos a Fiumicino

LE LOW COST - La polemica contro i vettori a basso costo era iniziata il giorno stesso dell'incendio della pineta con una dura presa di posizione da parte di Alitalia che ha attaccato direttamente il gestore degli aeroporti romani, chiedendo un risarcimento di 80 milioni di euro. Quindi, ha attacco frontalmente le compagnie low cost che volano da e per Fiumicino: Easyjet e, appunto, Vueling in prima linea. 

Se Fiumicino continuerà a puntare su compagnie low cost e servizi mediocri, sarà costretta a spostare la sua crescita

Il riferimento di Alitalia era al caos iniziato il 7 maggio con l'incendio che distrusse il Terminal 3, quello utilizzato soprattutto dai voli low cost. Un disagio che ebbe "pesanti effetti sulle operazioni aeroportuali" causando, secondo la compagnia, ingenti danni economici ad Alitalia.

COSA FARE SE IL VOSTRO VOLO E' STATO CANCELLATO O E' IN RITARDO

ADR CHIEDE SCUSA - "Prima di tutto mi scuso con i passeggeri, perché al di là delle singole responsabilità sono coloro che hanno subìto e stanno subendo i maggiori disagi". Così Fabrizio Palenzona, presidente di Adr, la società che gestisce Fiumicino e gli aeroporti di Roma, al centro delle polemiche degli ultimi giorni, in un'intervista de il Messaggero. "Non possiamo assumerci responsabilità che non riteniamo nostre. L'incendio del 7 maggio, le cui cause sono oggi in fase di accertamento e su cui sta lavorando la Procura della Repubblica di Civitavecchia, ha interrotto un cammino virtuoso da tutti riconosciuto e certificato a livello globale dalle rilevazioni di Airport Council International" aggiunge. 

GLI AEROPORTI ITALIANI - "Il ritardo degli aeroporti italiani è dovuto all'ex vettore di bandiera in quanto ha ritenuto che attraverso una legge si potessero risolvere i suoi problemi - spiega Palenzona che non risponde alle accuse di Alitalia - penso alla famigerata legge sui cosiddetti requisiti di sistema, che ha provocato la paralisi degli investimenti aeroportuali in Italia già dieci anni fa, precisamente a partire dal 2004. Per quanto ci riguarda, abbiamo più volte denunciato questa situazione abberrante, ma solo dal 2013 siamo riusciti a ripartire grazie alla sensibilità dell'Enac, che ha compreso che ci stavamo schiantando, e del governo di allora". 

QUALE FUTURO - Palenzona si dice ottimista sul futuro di Fiumicino: "I voli da e per l'Estremo Oriente operati da vettori asiatici sono in netto aumento. E qui stiamo parlando di compagnie tradizionali, non di low cost. D'altro canto, le low cost sono l'evoluzione del mercato globale. Ottimi clienti che pagano regolarmente ed offrono connessioni capillari, favorendo la mobilità del Paese".
 

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