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Giovedì, 25 Aprile 2024
Estate 2021

Gli italiani sono tornati a pensare a viaggi e vacanze (ma senza "liberi tutti")

Il sondaggio di Coop sulle tendenze di vacanza degli italiani per questa estate e le richieste degli operatori del settore del turismo organizzato. Per la ripresa del settore bisognerà aspettare un altro anno, la situazione è ancora complicata, dice il presidente di Robintur Travel Group

Seconda estate in tempo di pandemia e gli italiani hanno voglia di viaggi: sono infatti 11 milioni in più rispetto all'anno scorso quelli che nel 2021 hanno intenzione di andare in vacanza. Lo rivela un sondaggio realizzato da italiani.coop, lo strumento di ricerca e analisi di Coop per Robintur Travel Group. 

Con alle spalle il periodo più brutto, gli operatori guardano avanti, con la consapevolezza che il settore - soprattutto quello del turismo organizzato - cambierà e ci saranno nuove sfide per il futuro, ma per sostenere la ripresa ci sarà bisogno anche di sostegni concreti da parte del governo. Con perdite di volume d'affari anche dell'80%, il settore è stato certamente tra i più penalizzati dalla pandemia, ha ricordato Stefano Dall'Ara, presidente di Robintur Travel Group, commentando i dati della ricerca durante un incontro organizzato online. La riapertura delle destinazioni internazionali (non solo quelle europee ma anche quelle a lungo raggio) è considerata essenziale per rilanciare il turismo: da qui la richiesta a governo e ministero di lavorare su questi temi. Il settore finora è stato supportato, ha ammesso Dall'Ara, ma servono ulteriori contributi a fondo perduto e l'auspicio è che il mondo del turismo organizzato venga sostenuto con risorse importanti per fronteggiare questo 2021: gli aiuti generici che ci sono stati, tra i vari decreti sostegni, ha detto Dall’Ara, ma "per un settore che ha perso l’80% del business sono peanuts". Il vero rilancio, ha detto, ci sarà nel 2022: per quest'anno il quadro è ancora complicato.

Voglia di vacanza: l'Italia resta la meta preferita

Intanto però, sebbene i numeri siano ancora lontani da quelli del 2019 e degli anni precedenti, gli italiani sono tornati a dedicarsi a viaggi e vacanze, tra green pass, vaccini (e richiami durante i viaggi) e norme di sicurezza. Il 73% degli intervistati dichiara che quest'anno andrà in vacanza, rispetto al 70% del 2020. Ovviamente pesano numerosi fattori di incertezza, soprattutto quelli legati alla crisi economica: per il 27% degli intervistati che dichiarano di non partire c'è la necessità di risparmiare (un dato in crescita rispetto all’anno precedente). Ma gli italiani sono più sereni e Covid-19 inizia a fare meno paura: il timore di contrarre la malattia mentre si è in vacanza è in calo ed è merito ovviamente della campagna di immunizzazione in corso nel nostro Paese. Quasi un intervistato su due (il 45%) dichiara di avere meno paura dell’anno scorso di contrarre il Covid. Ma questa estate non sarà un'estate da "liberi tutti": 8 su 10 si dicono favorevoli a mascherine, contingentamenti degli ingressi e prenotazioni obbligatorie. Più della metà (il 67%) si dice favorevole al green pass, che raccoglie consensi più elevati fra le generazioni più giovani. Sul fronte dei vaccini, il 33% dichiara poi di volersi vaccinare ma ha paura di non fare in tempo e la soluzione ideale sarebbe la somministrazione del vaccino in vacanza. Uno su due arriva addirittura a organizzare il proprio viaggio in base al vaccino, ma solo il 37% cancellerebbe il richiamo se coincidente con il periodo del soggiorno, mentre il 79% vorrebbe poterlo effettuare direttamente nella località di villeggiatura. 

Quasi tutti gli italiani pronti a partire quest'anno resteranno in Italia. Nove famiglie su 10 infatti rimarranno nel territorio nazionale e solo l'11% degli intervistati dichiara di scegliere l'estero. Pesa ovviamente la pandemia: un dato che non si discosta da quel 75% che giustificava in questo modo la propria permanenza in Italia nel 2020. Chi va all’estero guarda principalmente alla Grecia, poi a Spagna e Francia. Gli italiani invece che resteranno nel Belpaese si muoveranno di più tra le regioni (il 72% è determinato a cambiare regione rispetto al 65% dell’anno scorso) e tra le mete più gettonate al primo posto c'è la Puglia, seguita da Sicilia e Toscana. 

Così la pandemia ha modificato le abitudini

Voglia di vacanze e voglia di mare, che rimane la meta del cuore per la maggior parte dei vacanzieri (il 58%) anche quest'anno. Bene anche il trend delle vacanze naturalistiche in montagna e tornano a crescere le città d'arte, che lo scorso anno avevano forse pagato l'immaginario collettivo di essere luoghi affollati. Se l'anno scorso poi case vacanze e case di proprietà avevano rappresentato un'idea sicura di vacanza, quest'anno molti italiani tornano a scegliere le strutture alberghiere. E se per crociere e tour si rimanda al 2022, per quanto riguarda l'estero e le vacanze dei desideri, le mete più ambite sono ancora le Americhe (USA, Caraibi, Cuba) e l’Asia (Maldive, Giappone ed Emirati Arabi Uniti). 

La pandemia cambia anche le abitudini e le aspirazioni degli italiani in vacanza. Tra le motivazioni che spingono i vacanzieri a partire rispetto rispetto al 2020 c'è più voglia di divertimento e relax, mentre scende la percentuale della compagnia delle persone con cui si viaggia, forse un sintomo della perduta abitudine alla collettività. Si torna a sedersi nei ristoranti, a visitare mostre e musei e a ballare (per quanto sarà possibile) e andare al cinema. Sebbene lo smart working accompagnerà circa il 62% dei villeggianti, che useranno pc o tablet per studio e lavoro, tra le novità di quest'anno c’è un'attenzione importante verso il prendersi cura della propria salute fisica e mentale: più sport, più momenti per meditare, passeggiare, leggere e partecipare a funzioni religiose, come pure c'è chi vuole cogliere l'occasione per mettersi a dieta o andare da un nutrizionista. Non manca anche la voglia di riscoprire le tradizioni del territorio e i prodotti tipici delle zone in cui si soggiorna, possibilmente acquistati da produttori locali, piccoli negozi alimentari, i supermercati della città o anche i mercati rionali.

Le richieste degli operatori

Queste sono le previsioni e Albino Russo, direttore generale Ancc-Coop (Ass. Nazionale Cooperative Consumatori), si è detto "confidente" che il livello di chi ha intenzione di andare in vacanza quest’anno e poi magari non lo farà sarà comunque "nettamente inferiore" rispetto allo scorso anno. Poi ci sono i primi dati già raccolti "sul campo" da Robintur Travel Group: le vendite 2021 in agenzia sono ripartite da fine aprile e stanno arrivando all'incirca alla metà di quelle, pre-Covid del 2019, anche se al 13 giugno sono ancora solo al 15% di due anni fa, superando però quelle dello stesso periodo del 2020. Solo il 20% degli italiani guarda all'estero e il territorio nazionale rimane la metà preferita (con la Sardegna in testa). Il trend di ripresa delle vendite è sicuramente positivo ma ben lontano dalla sostenibilità economica, ha ricordato l'ad del gruppo Robintur Claudio Passuti, anche se questo consente di guardare al futuro con maggiore fiducia. Anche per Passuti è importante superare limitazioni e vincoli alla mobilità internazionale e il proseguimento della campagna vaccinale rappresenta un elemento essenziale in questa ottica: "Speriamo che il green pass rappresenti un primo passo importante e il piano di vaccinazioni si sviluppi a livello mondiale, perché altrimenti rischiamo di rimanere sempre limitati nell’azione". 

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