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Giovedì, 28 Marzo 2024
VIAGGI

Gli italiani preferiscono prenotare le vacanze online

Così è più facile trovare offerte convenienti, ma i nostri viaggiatori sanno anche che il web nasconde insidie e non vogliono sconti su sicurezza e trasparenza

Come vanno in vacanza gli italiani e come scelgono di prenotare le loro ferie? Un sondaggio condotto dall'Unione Nazionale Consumatori, in collaborazione con Airbnb, svela le abitudini di viaggio degli italiani, che ormai ricorrono sempre di più al web. "Con l’avvicinarsi dell’estate - spiega Massimiliano Dona, segretario generale dell'UNC - abbiamo voluto indagare le preferenze dei consumatori in tema di vacanze on-line. Il sondaggio, seppur non abbia valore statistico e intenda semplicemente fotografare il sentiment degli utenti, ha avuto un significativo riscontro (oltre 700 risposte), a dimostrazione del fatto che si tratta di un tema di grande interesse per i consumatori”.

Dalle segnalazioni che arrivano agli sportelli dell'associazione, rileva Dona, si evidenzia un "netto cambio di rotta rispetto al passato: se un tempo le agenzie di viaggi erano il canale preferito per la prenotazione delle vacanze, oggi grazie ad Internet e alla sharing economy, i consumatori possono accedere a nuove soluzioni. Il 75% dei rispondenti dichiara di acquistare vacanze on-line e di esserne soddisfatto; un terzo predilige la prenotazione di appartamenti privati (34%) e di bed and breakfast (30%)".

Sì al web, dunque, ma attenzione: i consumatori sanno che vi si possono nascondere delle "insidie": dai risultati è emerso quindi che "69 consumatori su 100, nella scelta del sito, mettano al primo posto l’affidabilità dei pagamenti" e "la maggior parte, richiede informazioni chiare e trasparenti, senza sottovalutare le recensioni di altri utenti che hanno già acquistato su quello stesso sito”. Sul web è facile trovare offerte convenienti, ma su trasparenza e sicurezza gli italiani non vogliono risparmiare. "Per il 78% il timore maggiore è di scoprire, una volta arrivati sul posto, che la sistemazione non sia quella pubblicizzata su Internet" e gli intervistati per il sondaggio "preferiscono il contatto ‘diretto’ con la struttura": l’utente tipo "esamina preventivamente le recensioni di utenti che hanno già sperimentato quella sistemazione (il 90% degli under 35 e l’80% degli over 35 dichiara di fidarsi abbastanza o molto), in caso di problemi predilige l’assistenza telefonica, immediatamente seguita dalla posta elettronica e se prenota un appartamento privato si sente solitamente più sicuro se può prima contattare chi lo ospita”.

“I risultati del sondaggio - sottolinea Dona - evidenziano come Internet e il passaparola virtuale offerto dalle recensioni abbiano rivoluzionato il modo di viaggiare degli italiani. La multicanalità di offerte accessibili on-line e le tariffe più concorrenziali, oggi resi possibili anche grazie alle nuove piattaforme di sharing come Airbnb, disegnano nuovi scenari.  D’altro canto, con la crisi si è fatta più forte l’esigenza di trovare soluzioni alternative che, al di là delle resistenze di chi difende rendite di posizione, possono portare un grande beneficio ai consumatori, consentendo di viaggiare anche a chi, altrimenti, rinuncerebbe a spostarsi. Il turismo è una risorsa fondamentale per il nostro Paese e dovrebbe rappresentare uno dei motori della nostra economia.  Se il mondo cambia, non possiamo restare a guardare arroccandoci su posizioni anacronistiche: è tempo di regolamentare il settore -conclude Dona - così garantendo un’effettiva concorrenza per i consumatori, che non significa necessariamente andare contro i ‘vecchi’ modelli, ma semplicemente capire che Internet e la sharing economy sono un’occasione che non possiamo lasciarci sfuggire”.

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