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Venerdì, 19 Aprile 2024

A 101 anni ex sottoufficiale delle Ss condannato a 5 di carcere

Josef Schuetz è il più anziano imputato per crimini nazisti

Roma, 28 giu. (askanews) - Arriva in aula a volto coperto Josef Schuetz, ex sottoufficiale delle SS, a 101 anni riconosciuto colpevole delle violenze commesse durante l'Olocausto quando era a guardia del campo di concentramento di Sachsenhausen, a nord di Berlino. Condannato a 5 anni per "complicità", hanno decretato i giudici del tribunale di Brandeburg an der Havel, nella morte di almeno 3.500 detenuti tra il 1942 e il 1945.

"Per tre anni avete guardato come i prigionieri venivano torturati e uccisi sotto i vostri occhi... Dalla vostra torre di osservazione del campo di concentramento, avete costantemente respirato col vostro naso il fumo dei crematori", ha dichiarato il presidente della corte Udo Lechtermann.

"Chiunque tentasse di fuggire dal campo veniva fucilato. Così tutte le guardie del campo hanno partecipato attivamente a questi omicidi", ha aggiunto.

Alla lettura della sentenza, più dura del minimo di 3 anni previsti per complicità negli omicidi secondo il diritto tedesco, l'imputato su una sedia a rotelle, è rimasto impassibile.

Il suo avvocato, Stefan Waterkamp, ha subito dopo annunciato che farà ricorso in cassazione, rinviando almeno fino al 2023 l'applicazione della pena, che appare più simbolica che concreta, dato il fragile stato di salute di Schuetz, il quale nel corso di almeno 30 udienze non ha mai espresso il minimo pentimento. Al contrario, lunedì ha negato ogni accusa.

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