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Giovedì, 28 Marzo 2024

A Venezia "Notturno", le vite dietro la guerra. Dal 9 in sala

Il nuovo film di Gianfranco Rosi girato in Medio Oriente

Roma, 8 set. (askanews) - Racconta la quotidianità dietro la tragedia "Notturno", il nuovo film di Gianfranco Rosi presentato in concorso alla Mostra di Venezia, al cinema dal 9 settembre. Il regista ha girato nel corso di tre anni in Medio Oriente, sui confini fra Iraq, Kurdistan, Siria, Libano, e racconta alla sua maniera, attraverso il silenzio che sottolinea le immagini, oltre la cronaca, le vite segnate dalla sofferenza: dalle guerrigliere peshmerga che ritornano nel loro accampamento dopo una giornata di combattimenti, alle madri che piangono i figli torturati e uccisi dagli estremisti islamici, ai bambini che, balbettando, raccontano le violenze subite da loro e dalla loro famiglia da parte dell Isis.

Nel nuovo film di Rosi la guerra è sempre a distanza, al centro c'è il racconto di alcuni spaccati di realtà, che sono simili nei vari Paesi, ugualmente tragici: un viaggio nel dolore e nella vita in Medio Oriente.

"Io in tre anni di Medio Oriente" ha spiegato Rosi, "mi ero informato abbastanza all'inizio del film e poi ad un certo punto non capivo bene le dimensioni, i conflitti, e poi ho abbandonato, ho detto: negli anni capirò. Dopo aver passato tre anni lì so di aver capito ancora meno, però il film non voleva essere un film che potesse dare delle risposte. Quello che per me era importante era trovare quelle storie che avessero la quotidianità attraverso questi confini, che sempre vacillano tra la vita e la morte, la vita e l inferno, tra la vita e la distruzione".

Dopo la Mostra di Venezia "Notturno" approderà nei tre principali festival americani: Toronto, Telluride, New York.

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