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Sabato, 20 Aprile 2024

Al via a Londra il processo d'appello su estradizione di Assange

La moglie: "Mettere fine a questo incubo"

Londra, 27 ott. (askanews) - Davanti all'Alta Corte di Londra ha preso il via il processo d'appello sull'estradizione di Julian Assange. Le autorità di Washington hanno presentato appello contro la decisione dei giudici inglesi che in primo grado hanno negato l'estradizione negli Stati Uniti del cofondatore di WikiLeaks. Assange è detenuto da due anni in attesa di giudizio nel carcere di massima sicurezza inglese di Belmarsh anche se in realtà non ha alcuna pendenza penale nel Regno Unito. Il 50enne australiano ha anche trascorso 7 anni da rifugiato rinchiuso nell'ambasciata dell'Ecuador a Londra.

Il verdetto finale potrebbe arrivare tra diverse settimane se non mesi, le udienze previste sono due. Se estradato negli Stati Uniti rischia una pena fino a 175 anni di reclusione.

La moglie Stella Moris appoggiata da decine di sostenitori di Assange ha lanciato un appello per la sua liberazione.

"Sono molto preoccupata per la salute di Julian, l'ho visto sabato è molto magro, spero che la corte metta fine a questo incubo" ha detto Stella dicendo che la Cia ha cospirato rapirlo ed eliminarlo sotto la presidenza Trump.

Assange è ricercato in seguito alle rivelazioni di moltissimi documenti scottanti e segreti sulle operazioni militari americane in Iraq e in Afghanistan diffusi a partire dal 2010 da WikiLeaks attraverso le più importanti testate giornalistiche al mondo.

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