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Venerdì, 29 Marzo 2024

Asma grave: patologia, dati e soluzioni per la gestione

Riparte campagna sensibilizzazione "Dottore ho l'asma. E' grave?"

Roma, 8 ott. (askanews) - Riparte "Dottore ho l'asma. È grave?" la campagna di sensibilizzazione che, giunta alla seconda edizione, accende i riflettori su una patologia che ha bisogno di essere conosciuta, ovvero l'asma grave, che richiede una terapia con dosi elevate di farmaci - tra cortisonici e broncodilatatori. Il 5-10% circa della totalità degli asmatici, in Italia 300mila, soffre di questa patologia.

Una percentuale non trascurabile perché va ad impattare sui costi sanitari e sociali. L'asma grave è una patologia fortemente sotto diagnosticata.

"E' una forma di asma che influenza tutti gli aspetti della vita del singolo paziente - ha detto Maria Beatrice Bilò, responsabile Formazione AAIITO -aspetti che riguardano il lavoro, la scolarità, la vita sociale, e che determinano ansia, depressione e tutto questo si riflette sulla qualità della vita che ne risulta nettamente peggiorata".

Recentemente sono stati pubblicati i risultati del registro di malattia IRSA - Italian Registry on Severe Asthma - patrocinato da AAIITO (Associazione Italiana Allergologi e Immunologi Ospedalieri e Territoriali) ed AIPO (Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri) a cui hanno partecipato 71 Unità di Pneumologia ed Allergologia distribuite su tutto il territorio italiano. La fotografia che emerge dai dati IRSA evidenzia che gli 851 pazienti affetti da asma grave sono prevalentemente donne (61%), con una età media di 55 anni, per il 60% in sovrappeso o obesi, ex-fumatori nel 21% dei casi e fumatori attivi nel 6% nonostante la malattia, con insorgenza dei sintomi dopo i 40 anni nel 25% dei casi, e infine con un substrato allergico nel 73% dei casi.

Inoltre, dai dati emerge che oltre l'87% di questi pazienti ha almeno una comorbidità e in più del 77% due comorbidità. "Questi pazienti soffrono spesso di patologie associate, cioè sono comorbidità che possono essere sia di tipo respiratorie che non. Spesso non vengono diagnosticate, non sono adeguatamente considerate, ma vanno ad impattare molto sia sulla sintomatologia, perché possono contribuire a scatenare i sintomi asmatici, ma anche condizionano una scarsa aderenza alla terapia e purtroppo vanno a peggiorare la qualità della vita di questi pazienti".

In un recente articolo (pubblicato sul Journal Of Asthma & Allergy) intitolato "Superare le barriere per una gestione efficace dell'asma grave in Italia" gli esperti firmatari dell articolo, tra cui il dott. Antonino Musarra, Past President AAIITO, hanno identificato le esigenze non soddisfatte nella gestione dell asma grave in Italia.

"Una barriera importante - ha detto Musarra - è il ritardo dell'invio al paziente al centro per l'asma grave. Provoca un rischio di esacerbazione severo della malattia e peggioramento della vita del paziente. Altra barriera è la diagnosi non corretta, che favorisce un trattamento inappropriato di questi pazienti. C'è poi il rischio di una diagnosi tardiva: molto spesso i pazienti giungono alla definizione della diagnosi dopo molti anni e questo favorisce una progressione della malattia stessa aumentando il rischio di mortalità".

Quest'anno la campagna di "Dottore ho l'asma. È grave?" lancia una collana di podcast dal titolo "Storie che tolgono il fiato": una raccolta di racconti di artisti, musicisti e sportivi collegati al mondo del fiato e del respiro, tra cui Roy Paci, Pacifico, Simona Molinari, Raphael Gualazzi e Umberto Pelizzari, apneista e recordman di fama mondiale.

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