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Giovedì, 18 Aprile 2024

Budoni: un destination manager per lanciare il turismo del futuro

La scelta "in grande" del piccolo comune della Sardegna

Milano, 14 set. (askanews) - Un destination manager che aiuti l'amministrazione a gestire il turismo, risorsa fondamentale della comunità, senza che il successo stravolga il territorio escludendolo in breve tempo dalle destinazioni di qualità, quelle realmente sostenibili e accessibili.

E' la risorsa alla quale ha scelto di far ricorso Budoni, comune di 5.300 abitanti nel nord est della Sardegna: scelta che solo pochissime altre destinazioni italiane hanno già fatto e che caratterizza la località come concretamente proiettata a sviluppare politiche turistiche innovative sul medio periodo. "Abbiamo capito e tradotto la necessità di dotarci di soggetti che ci aiutassero a trasformare il 'subire il turismo' a 'guidare il turismo'", sottolinea tra l'altro il sindaco di Budoni Giuseppe Porcheddu.

Diciotto chilometri di litorale che si articola in spiagge, in gran parte dall'accesso libero, e coste variegate; stagni e dune che danno vita ad un'ecosistema tanto ricco quanto delicato, ettari di pineta fittissima e una ricettività diffusa sui territori dei 24 borghi che danno vita al comune: Budoni ha toccato anche nel 2021 picchi di circa 100.000 presenze, prevalentemente famiglie con una quota importante di provenienza straniera. E' dunque l'identikit di una destinazione di successo, ma che ha nell'autoreferenzialità e nella frammentazione del tessuto imprenditoriale turistico in senso lato un elemento di criticità estremamente delicato. "Bisogna superare una criticità che è forse presente nel dna di noi sardi - afferma il sindaco - abbiamo una difficoltà oggettiva di fare sistema".

In questa prospettiva l'amministrazione comunale - espressione di lista civica al suo secondo mandato - ha fatto con il destination manager una mossa coraggiosa. Ma che va detto non è certo la l'unica: basta ricordare quella di introdurre, tra i primi in Sardegna, la tassa di soggiorno che ora verrà estesa anche alle seconde case, spesso usate come case-vacanze. Ma anche la stessa scelta di ricorre ad un professionista non del territorio, va detto, ha in sè una dose importante di novità: Alessandro Fiore, il giovane destination manager, è cresciuto nella Trentino School of Management che ha seguito progetti di sviluppo turistico ed enogastronomico per Dolomiti Paganella, Madonna di Campiglio e Piana Rotaliana, oltre che per strutture ricettive della riviera ligure. "Due i pilastri principali su cui poggia il nostro progetto - spiega infine Alessandro Fiore, il destination manager del comune di Budoni - la sostenibilità e l'accessibilità".

Già oggi, va ricordato, Budoni è tra le località meglio attrezzate per il turismo accessibile.

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