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Venerdì, 19 Aprile 2024

Il certificato per l'esenzione dal vaccino anti Covid

Il documento da presentare per chi è esente dal vaccino e chi ne ha diritto, spiegato in breve

Il ministero della Salute in una circolare spiega che le persone che non hanno potuto vaccinarsi, temporaneamente o definitivamente, per patologie conclamate, devono presentare questo documento e continuare indossare le mascherine e distanziarsi dalle persone non conviventi, evitando gli assembramenti in locali chiusi.

La certificazione di esenzione alla vaccinazione anti SARS-COV-2

Le certificazioni potranno essere rilasciate gratuitamente direttamente dai medici vaccinatori o dai Medici di Medicina Generale o Pediatri, avendo cura di archiviare la documentazione clinica relativa. I certificati non possono contenere dati sensibili del soggetto interessato (es. motivazione clinica della esenzione).

Il fac simile della certificazione

Il documento deve contenere:

  • i dati identificativi del soggetto interessato (nome, cognome, data di nascita);
  • la dicitura: “soggetto esente alla vaccinazione anti SARS-CoV-2. Certificazione valida per consentire l’accesso ai servizi e attività di cui al comma 1, art. 3 del DECRETO-LEGGE 23 luglio 2021, n 105;
  • la data di fine di validità della certificazione, utilizzando la seguente dicitura “certificazione valida fino al _________” (indicare la data, al massimo fino al 30 settembre 2021);
  • Dati relativi al Servizio vaccinale della Aziende ed Enti del Servizio Sanitario Regionale in cui opera come vaccinatore COVID-19 (denominazione del Servizio – Regione);
  • Timbro e firma del medico certificatore (anche digitale);
  • Numero di iscrizione all’ordine o codice fiscale del medico certificatore.

In generale una vaccinazione non deve essere somministrata quando è presente una controindicazione perché il rischio delle reazioni avverse è maggiore dei vantaggi indotti dalla vaccinazione. Tale valutazione deve essere riferita allo specifico tipo di vaccino che si intende somministrare. La presenza di una controindicazione a quello specifico vaccino non esclude la possibilità che possano essere somministrati altri vaccini disponibili. Una reazione allergica grave dopo una dose di vaccino o a qualsiasi componente del vaccino costituisce una controindicazione alla somministrazione di ulteriori dosi dello stesso vaccino o di prodotti che contengano gli stessi componenti. Questo tipo di reazione allergica si verifica quasi sempre entro 30 minuti dalla vaccinazione, anche se sono imputabili a vaccino i casi di anafilassi insorti entro le 24 ore.

Le controindicazioni dei vaccini

Nella tabella che segue si rappresentano le controindicazioni dei vaccini attualmente utilizzati in Italia.

esenzione vaccino-2

La sindrome di Guillain-Barré è stata segnalata molto raramente nelle 6 settimane successive alla vaccinazione con Vaxzevria (Astrazeneca). In caso è prudente non eseguire ulteriori somministrazioni dello stesso tipo di vaccino ma utilizzarne uno di tipo diverso per completare l’immunizzazione.

Dopo la vaccinazione con i vaccini COVID-19 a mRNA (Pfizer e Moderna) sono stati osservati casi molto rari di miocardite e pericardite. La seconda dose in tali casi deve essere presa dopo consulenza cardiologica e un’attenta valutazione del rischio/beneficio. E considerare l'utilizzo di un vaccino di tipo diverso per completare l’immunizzazione.

Il vaccino in gravidanza

La vaccinazione anti-SARS-CoV-2 non è controindicata in gravidanza. Qualora, dopo valutazione medica, si decida di rimandare la vaccinazione, alla donna in gravidanza potrà essere rilasciato un certificato di esenzione temporanea alla vaccinazione. Allo stesso modo l'allattamento non è una controindicazione alla vaccinazione anti-SARS-CoV-2.

  • Le donne in gravidanza possono vaccinarsi;
  • Le donne in allattamento possono vaccinarsi.

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