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Venerdì, 19 Aprile 2024

Contratti 4.0: innovare le imprese, tutelare il lavoro

Osservatorio Cifa-Confsal: momento per riforma organica

Roma, 15 apr. (askanews) - In una società che vede cambiare con grande velocità, e complice la pandemia, il mondo e le forme del lavoro, c è bisogno di risposte adeguate e di un "pavimento di tutele universali" per tutti i lavoratori. Le une e le altre devono essere contenute in una contrattazione innovativa e di alta qualità. Ed è anche il momento giusto per una riforma del lavoro. Questa la sintesi del convegno organizzato dall Osservatorio del lavoro Cifa-Confsal svoltosi nella sede del CNEL alla presenza del presidente del Cnel, Tiziano Treu, del segretario generale di Confsal, Angelo Raffaele Margiotta, del presidente di Cifa e di Fonarcom, Andrea Cafà, e del direttore scientifico dell Osservatorio, Cesare Damiano.

Punto centrale, il cambio dei lavori nell impresa digitalizzata, come ha sottolineato il presidente Treu: "La contrattazione in questo momento deve affrontare le novità, cercare di regolarle, in modo innovativo, e su certi settori, welfare, benefit sempre più necessari per la qualità del lavoro è bene che i contratti mettano in piedi delle soluzioni stabili, gli enti bilaterali, gestiti dalle parti, che nel tempo conducano queste novità gestendole bene, per esempio erogando formazione, integrino gli ammortizzatori pubblici e diano anche altre prestazioni di welfare".

Cifa e Confsal, da tempo impegnate nell affermare una contrattazione di qualità, hanno recentemente siglato un accordo interconfederale per regolamentare dello smart working, passaggio sottolineato da tutti i relatori.

Cesare Damiano: "Oltre alla contrattazione di qualità noi guardiamo molto all'innovazione contrattuale. La pandemia ha svolto un ruolo di accelerazione, si pensi solo all'esplosione del lavoro agile che diventerà una modalità strutturale nel prossimo futuro".

In questo senso l'accordo interconfederale Cifa-Confsal ha dato nuova linfa al lavoro agile, come ha evidenziato il presidente di Cifa e di Fonarcom, Andrea Cafà: "Questo accordo è figlio della terza via della contrattazione collettiva, un accordo interconfederale che cambia la prospettiva del lavoro e del lavoratore. Che deve essere sempre più responsabile, più autonomo, che conosca bene i propri obiettivi e che abbia le competenze adeguate per gestire bene il proprio lavoro".

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