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Mercoledì, 24 Aprile 2024

Coronavirus, a Roma sequestrate 130.000 mascherine non sicure

Contraffatti e rivenduti a prezzi rincarati del 400%

Roma, 15 apr. (askanews) - Oltre 130mila mascherine protettive monouso non conformi alla normativa sono state sequestrate dalla Guardia di Finanza di Roma. Sono state scovate in un magazzino nel quartiere Prenestino, di una società riconducibile a un cittadino cinese, sorpreso mentre stava riproducendo le etichette con il marchio CE utilizzando un computer e una stampante professionale. Etichette che, presumibilmente, sarebbero state applicate sugli scatoloni per far apparire legali i dispositivi di protezione. .

Altri 10mila prodotti - tra gel igienizzanti e guanti di protezione non sicuri - sono stati rinvenuti all'interno di locali e magazzini di 16 esercizi commerciali nei quartieri Tuscolano, Bufalotta, Torre Angela e Prenestino: alcuni riportavano illecitamente il marchio CE, pur non essendo in linea con i previsti standard di sicurezza; altri erano sprovvisti delle certificazioni rilasciate dall'Istituto Superiore di Sanità e dall'Inail a garanzia della loro sicurezza ed efficacia.

Nel corso degli accertamenti sono emerse anche manovre speculative sui prezzi, in alcuni casi superiori del 400% a quelli di mercato. Le Fiamme Gialle di Frascati, inoltre, hanno scoperto in una rivendita di Ciampino alcune mascherine protettive in stoffa che, oltre ad essere sprovviste del marchio CE, riproducevano illecitamente i colori e i loghi delle più note squadre di calcio del campionato di serie A.

Complessivamente, sono stati denunciati alle Procure di Roma e Velletri 17 persone, responsabili dei reati di frode in commercio, manovre speculative su merci, detenzione per la vendita di capi con marchi contraffatti e ricettazione. A 9 imprese è stata contestata l'inosservanza dell'obbligo di chiusura.

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