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Lunedì, 5 Giugno 2023

Coronavirus, in "fila" anche per spesa online. Boom di richieste

Le grandi catene si scusano per i ritardi, anche di molti giorni

Roma, 12 mar. (askanews) - Stare a casa e uscire solo per lo stretto necessario come fare la spesa o andare in farmacia. L'imperativo con il coronavirus è questo, almeno fino al 25 marzo, in tutta Italia, ma anche andare al supermercato richiede calma e pazienza perché si entra pochi per volta e bisogna fare lunghe file all'esterno.

C'è la spesa online, offerta ormai da anni da tante grandi catene di distribuzione, ma da giorni non è affatto facile prenotarsi e i tempi d'attesa sono diventati impossibili. E non tutti, poi, sono così abili con il pc.

Provando a fare acquisti con Amazon, dove si possono scegliere prodotti anche dai supermercati Pam, il messaggio è chiaro: non ci sono al momento fasce disponibili per la consegna.

Non va meglio con Carrefour o Conad: siti e app lentissime per decidere se farsi preparare la spesa solo da ritirare o farsela consegnare e le scuse per i ritardi per l'affollarsi di richieste. Stessa situazione con Esselunga, da Roma e Milano, per servire zone centrali non c'è praticamente disponibilità. Per chi sta un po' più fuori città le prime consegne garantite sono dal 21 marzo. E' comunque gratis per tutti gli over 65.

Easycoop, a Roma, in zone non in pieno centro, ma nemmeno in periferia, ha le prime consegne disponibili il 26 marzo. Per chi è stato previdente è ha fatto la spesa tra 8 e 9 marzo, i prodotti arrivano comunque dopo 7 giorni.

Ci sono poi catene che per l'emergenza offrono il servizio gratuito per tutti: come il Gruppo Crai che consegnerà la spesa online a casa gratuitamente fino al 3 aprile con una spesa minima garantita. Anche in questo caso però ci si deve mettere in fila. Ormai, in piena emergenza, bisogna armarsi di pazienza anche con l'online.

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